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Concorsi, il termine per contestare la bocciatura all'orale decorre dal giorno della prova

Al termine di ogni seduta, la commissione deve poi formare l'elenco dei candidati esaminati

di Pietro Alessio Palumbo

Le prove orali dei concorsi pubblici, per legge, devono svolgersi in un'aula aperta al pubblico di capienza idonea ad assicurare la massima partecipazione. Al termine di ogni seduta dedicata alla prova orale, la commissione deve poi formare l'elenco dei candidati esaminati, con l'indicazione dei voti da ciascuno riportati; elenco che a fine seduta viene esposto al pubblico attraverso l'affissione sulla porta della stessa sala in cui hanno avuto luogo le prove dei concorrenti. Secondo il Tar Lazio-Roma (sentenza n. 5783/2022) il principio generale a norma del quale nei concorsi pubblici il termine di impugnazione decorre dalla data di effettiva conoscenza dei relativi esiti nella graduatoria finale, subisce uno «speciale adattamento» nel caso di contestazione di asseriti (mal)trattamenti e conseguenti giudizi negativi delle prove orali.

Secondo il giudice capitolino già dalla lettura degli esiti «affissi alla porta dell'aula d'esame» il candidato ha la piena consapevolezza di non aver superato la prova orale con la certa esclusione di ogni chance di inserimento nella graduatoria dei vincitori; per cui chi intende impugnare il concorso senza rischiare anche la brutta sorpresa della decorrenza dei termini deve attivarsi subito, senza aspettare il provvedimento di approvazione della graduatoria.

Nella vicenda il candidato lamentava di aver fatto "scena muta" all'orale per via delle difficoltà respiratorie connesse all'uso della mascherina e al suo conseguente stato emotivo, senza che la commissione gli venisse in qualche modo "in soccorso". Inoltre alcuni commissari avevano presidiato in presenza, altri da remoto via internet con ulteriore anomalia delle procedure.

Nei concorsi pubblici, finita l'interrogazione, per informarsi sulla valutazione della propria prova orale i concorrenti hanno l'onere di attendere la fine della seduta con esposizione dei risultati alla porta. La speciale disciplina sulla pubblicazione degli esiti delle prove orali dei concorsi pubblici assolve a una funzione di trasparenza dell'azione amministrativa; e serve anche a garantire la conoscenza legale delle decisioni adottate da parte dei commissari di concorso. A questo punto - secondo il giudice amministrativo - il concorrente che ritiene ingiusta la bocciatura del proprio orale ha l'onere di contestare valutazioni, procedure ed eventi entro un termine assai ristretto. Se è vero che il provvedimento di approvazione della graduatoria finale consente al candidato di "ufficializzare" il concreto fallimento delle proprie aspirazioni di essere assunto nell'ente che ha bandito i posti, tuttavia tale regola necessita di una "eccezione" nel caso in cui il candidato si lamenti del mancato superamento della prova orale a causa di anomalie di giudizio o disparità di trattamento. All'evidenza infatti il giudizio negativo della prova orale affisso alla porta dell'aula esclude, subito e in ogni caso, la possibilità di assunzione sul posto di lavoro con conseguente immeditata facoltà di opporsi.

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