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Condotte commissariata: deve presentare entro il 18 maggio il piano concordatario o la ristrutturazione debiti

di A.A.

Il Tribunale di Roma ha accettato come prevedibile la richiesta di Condotte di aprire una procedura di concordato "in bianco", ex articolo 161 comma 6 della legge fallimentare: blocco dei creditori, dunque, e fissazione di un termine per produrre il piano concordatario per il rilancio delle società, previa cessione di asset o ristrutturazione dei debiti.

Il decreto del Tribunale fissa il termine del 18 maggio per presentare il piano, oppure in alternativa la domanda di omologa di accordi di ristrutturazione dei debiti (previo accordo con i creditori naturalmente).
È questo secondo l'obiettivo a cui punta la società, per togliersi velocemente di dosso il marchio di impresa in crisi, pesante soprattutto all'estero, e per togliersi la "tutela" del Tribunale. I tre giudici romani, infatti (Antonino La Malfa, Marta Ienzi, Angela Coluccio) , hanno ritenuto che «in base alla concreta situazione finanziaria e patrimoniale emergente dalla documentazione contabile prodotta sia opportuno disporre sia la nomina di un commissario giudiziale ai sensi dell'articolo 161 comma 6 .... con la conseguente fissazione di una cauzione per le spese di procedura, sia gli specifici obblighi informativi di cui al comma 8 della citata disposizione».
I commissari sono Francesco Rossi, Marina Scandurra e l'avvocato Massimo Pagliari.
Condotte ha dovuto versare 250mila euro come cauzione ed entro poche settimane dovrà consegnare al Tribunale una relazione sulla situazione finanziaria aggiornata.

Il decreto del Tribunale di Roma

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