Fisco e contabilità

Contributi alla progettazione: assegnati i fondi integrativi

Tutti gli enti le cui domande sono nelle posizioni da n. 971 a n. 4.737 dovranno attivare con celerità le procedure di affidamento

di Daniela Ghiandoni e Elena Masini

È stato emanato il decreto ministeriale 7 dicembre 2020 che assegna i 600 milioni integrativi per il finanziamento dei contributi per le spese di progettazione definitiva ed esecutiva degli enti locali istituito dall'articolo 1, commi 51-58 della legge 160/2019 (i beneficiai nell'allegato A, gli esclusi nell'allegato B). Ne dà notizia il ministero dell'Interno con comunicato.

L'articolo 45 del Dl 104/2020 ha stanziato 300 milioni sul 2020 e 300 milioni sul 2021 per lo scorrimento della graduatoria approvata con decreto del 31 agosto 2020. Con questo primo decreto, a fronte di 9.879 domande pervenute e 732 milioni di euro richiesti, ne sono state accolte solamente 970, per un importo pari a 85 milioni. Le ulteriori assegnazioni, secondo quanto previsto dal decreto, hanno permesso di accogliere e finanziare:
• per il 2020, le domande pervenute dalla n. 971 alla n. 4.737
• per il 2021, le domande pervenute dalla n. 4.738 alla n. 9.350.

Per quanto riguarda il primo blocco di enti, destinatari delle risorse 2020, l'affidamento della progettazione deve avvenire entro tre mesi dall'emanazione del decreto (quindi entro il 7 marzo 2021). Il secondo blocco di enti, destinatari delle risorse 2021, dovranno affidare la progettazione entro tre mesi dalla data di adozione del provvedimento di erogazione del contributo, che sarà emanato entro il prossimo 28 febbraio 2021.

Sono molti gli enti che, in attesa dell'assegnazione definitiva delle risorse, hanno già previsto a bilancio le somme sul 2020. Per chi non vi avesse provveduto, non è più possibile, a dicembre, variare gli stanziamenti di entrata e di spesa, in quanto l'ipotesi prevista dall'artiolo 175, comma 3, lettera a) del Tuel vale solo nel caso in cui in bilancio non sia prevista la tipologia dei trasferimenti correnti. È molto probabile che la materiale erogazione dei fondi venga disposta entro il 31 dicembre per cui, in tal caso, le risorse confluiranno in avanzo vincolato per essere re-iscritte nel 2021. Stesso rischio che corrono gli enti che, pur avendo previsto le somme a bilancio, non riusciranno ad affidare la progettazione o (nel caso di importi superiori a 40.000 euro) ad avviare le procedure di affidamento entro l'anno, con conseguente costituzione del Fondo pluriennale vincolato. Quand'anche i soldi non dovessero arrivare materialmente nelle casse degli enti a fine anno, il contributo dovrà comunque essere accertato sul 2020 in corrispondenza del provvedimento di assegnazione. Infatti, non trattandosi di un contributo a rendicontazione (in quanto l'erogazione è anticipata rispetto alla spesa) non trova applicazione il punto 3.6, letterac) del principio contabile 4/2 al Dlgs 118/2011, bensì il punto 3.6, lettera c), che fa coincidere l'esigibilità dell'entrata con l'adozione del provvedimento amministrativo di concessione del contributo. Pertanto, tutti gli enti le cui domande di contributo risultano collocate nelle posizioni dalla n. 971 alla n. 4.737 dovranno attivare con celerità le procedure amministrative per affidare la progettazione.

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