Amministratori

Controlli alle imprese, taxi, tlc, Rca e trasporti: si decide alla Camera

Governo e maggioranza hanno diviso l’esame degli articoli tra i due rami

di Carmine Fotina

Ventuno articoli al Senato, di cui 20 modificati o confermati e uno soppresso, e 11 alla Camera. Il disegno di legge per la concorrenza viaggia su questo doppio binario. Una scelta che risale a una riunione tra maggioranza e governo che si è tenuta ad aprile per suddividere i lavori tra i due rami del Parlamento. Un metodo abbastanza inusuale, ma apparso indispensabile per sbloccare l’esame ed evitare che si sommassero modifiche sullo stesso tema a firma di senatori e deputati, eventualità che avrebbe reso impossibile anche solo sbandierare l’obiettivo di ottenere il via libera definitivo del provvedimento nella prima metà di luglio. Ricapitolando, la commissione Industria del Senato (lunedì il testo arriva in Aula) ha esaminato gli articoli da 1 a 18, con l’esclusione del 7 (sul trasporto pubblico locale) e dell’8 (delega per il riordino dei taxi e del noleggio con conducente). E poi gli articoli da 28 a 32. A Palazzo Madama sono stati affrontati gli articoli sui principi del Ddl, su servizi pubblici locali, gas, porti, concessioni idroelettriche, farmaci e strutture sanitarie private, sistema di produzioni di medicinali emoderivati, selezione della dirigenza sanitaria, ispezioni dell’Antitrust, poteri sempre dell’Antitrust sulle concentrazioni e procedure di transazione, rafforzamento del contrasto all’abuso di dipendenza economica delle piattaforme digitali, gestione dei rifiuti, colonnine di ricarica per i veicoli elettrici. È stato soppresso invece l’articolo 32 sui meccanismi di nomina dei componenti delle Authority.

La partita come detto si sposterà ora alla Camera, dove l’obiettivo del governo è chiudere nella prima metà di luglio per poi avere il tempo di definire tutti i decreti attuativi entro l’anno, rispettando così la scadenza fissata dal Piano di ripresa e resilienza. Non sarà una marcia semplice però nemmeno a Montecitorio, dove governo e maggioranza sono destinati a rinnovare il protocollo di riunioni a ripetizione per trovare intese su temi politicamente divisivi come il riassetto del trasporto pubblico locale, con relative gare, e il riordino del settore dei taxi e degli Ncc anche in riferimento alle nuove piattaforme digitali e alle licenze. Delicato anche l’articolo sull’Rc auto che estende l’obbligo di risarcimento diretto alle compagnie estere con sede nella Ue. In lista ci sono poi gli articoli di rilevante impatto che prevedono le deleghe al governo sulla semplificazione per le attività di impresa e i relativi controlli e quelli sulle tlc e le reti a banda ultralarga, argomento potenzialmente esplosivo se dovesse incrociare in qualche modo il progetto della rete unica tra Tim e Open Fiber.

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