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Corte Conti, al via il questionario sui debiti fuori bilancio 2021 da inviare entro il 10 novembre

Con un avviso pubblicato sul sito, la Sezione Autonomie ha reso nota la tempistica

di Elena Brunetto e Patrizia Ruffini

Al via la rilevazione dei debiti fuori bilancio, che i responsabili finanziari devono inviare alla Corte dei conti entro il 10 novembre 2022. Con un avviso pubblicato sul sito, la Sezione Autonomie della Corte dei conti rende nota la tempistica della rilevazione annuale.

Nello specifico, il questionario Debiti fuori bilancio 2021 è disponibile alla compilazione tramite il nuovo servizio "Questionari finanza territoriale", accessibile dal portale dei Servizi o line della Corte dei conti. La compilazione di tale questionario è permessa ai soli utenti «Responsabile dei servizi finanziari (RSF)» e «Responsabile dell'invio dati contabili (RIDC)» di Comuni, Province e Città metropolitane, i quali possono indistintamente compilare e inviare il questionario relativo al proprio ente di appartenenza.

Alla prima apertura, l'utente visualizza la sezione anagrafica dell'ente contenente i dati già caricati relativi a: Codice Istat, Provincia, Denominazione, Tipologia, Codice Fiscale, Popolazione al 31 dicembre dell'anno precedente.

Il questionario è strutturato nelle seguenti sezioni: Sezione anagrafica, Sezione preliminare, Sezione I, Sezione II, Sezione III, Sezione IV.

Le Sezioni I e II sono visualizzabili e compilabili soltanto in caso di risposta affermativa all'ultima domanda presente nella sezione preliminare: «Sono stati riconosciuti debiti fuori bilancio nell'esercizio precedente?», in caso di risposta negativa l'utente dovrà compilare soltanto le Seziono III e IV.

Ad avvenuto invio del questionario, l'utente deve attendere il completamento della procedura di protocollazione, dopo la quale risulterà "Acquisito".

I dati rilevati con riferimento all'anno 2020 - riportati nella Relazione sulla gestione finanziaria degli enti locali esercizi 2019-2021 (deliberazione n. 11/2022 della Sezione Autonomie della Corte dei conti) - evidenziano un incremento dei debiti riconosciuti dai Comuni, del 3,5% rispetto all'esercizio precedente. La quota prevalente, pari al 54% dell'ammontare dei debiti riconosciuti nel 2020 (489 milioni di euro) è da imputare a sentenze esecutive. É ormai un principio consolidato quello che secondo cui la delibera di riconoscimento è obbligatoria anche nel caso in cui siano disponibili le risorse finanziarie necessarie alla copertura del debito. Tale tipologia di debito risulta infatti prevalentemente assistita da un apposito fondo di copertura, che nel complesso si attesta, a fine 2020 su un importo di poco inferiore ai 2 miliardi di euro.

Tuttavia, i debiti da sentenze esecutive hanno trovato finanziamento mediante l'applicazione della quota accantonata al Fondo contenzioso solo per il 39,9% (per circa 99 milioni di euro), mentre sono state utilizzate risorse dell'esercizio corrente per il 53,3% (per circa 132 milioni di euro); la restante parte è stata rinviata agli esercizi successivi (6,7% per oltre 16 milioni di euro).

Permane, poi, la criticità relativa ai debiti in attesa di riconoscimento che coinvolge 361 enti per un importo di 339 milioni di euro.

Con l'introduzione della contabilità armonizzata, in ogni caso, la portata critica del fenomeno sugli equilibri di bilancio potrebbe risultare attenuata, essendo previsto l'accantonamento al Fondo per oneri da contenzioso e considerata la sua crescente adeguatezza nel fornire copertura ai debiti fuori bilancio da sentenze esecutive.