Cresce l'utilizzo del Sistema dinamico di acquisto della Pa sui 22 bandi merceologici disponibili
Nel I semestre 2021 bandite dalle Pa 239 gare (+10% rispetto al I sem. 2020) per circa 2,2 miliardi di euro
Sono 239 - per un valore di 2,2 miliardi di euro - le gare bandite nel I semestre 2021 dalle amministrazioni, utilizzando il Sistema dinamico di acquisto della Pa (Sdapa), lo strumento di negoziazione, che consente di negoziare in modalità totalmente telematica gare sopra e sottosoglia ("appalti specifici"), invitando operatori economici abilitati da Consip sui 22 bandi merceologici disponibili. Lo comunica Consip sottolineando che il risultato segna un aumento del +10% rispetto allo stesso periodo del 2020 e conferma il crescente gradimento delle amministrazioni verso uno strumento che consente grande efficienza, semplificazione e possibilità di personalizzazione dell'acquisto. Le gare sono state bandite da 122 stazioni appaltanti (appartenenti a 84 pubbliche amministrazioni). Gli operatori economici che hanno partecipato sono stati 1.544, con una partecipazione media di circa 6 operatori per ogni procedura.
La centrale acquisti del Tesoro segnala che dall'analisi degli appalti specifici banditi emerge che: il 59% è stato bandito da Amministrazioni centrali e il restante 41% da Amministrazioni territoriali; il valore bandito ha riguardato per il 65% i bandi per merceologie della Sanità, per il 13% i Servizi per il funzionamento della Pa (Servizi assicurativi e postali), per l'8% l'Ict, per il restante 4% altre categorie; per quanto riguarda il numero di gare pubblicate, invece, l'ambito che fa registrare il maggior valore è l'Ict con 96 procedure, seguito da Gestione degli immobili (48) e Alimenti, Ristorazione e Buoni pasto (41).
«Il crescente apprezzamento della Pa verso il Sistema Dinamico di Acquisizione - commenta Consip - conferma l'utilità di uno strumento che consente di negoziare in autonomia gare sopra e sottosoglia comunitaria in maniera rapida e semplificata, grazie alla standardizzazione delle procedure e della documentazione di gara, alla semplificazione delle modalità di partecipazione per le imprese, alla significativa riduzione dei tempi di gestione della gara e di valutazione delle offerte per le amministrazioni, nonché a una maggiore concorrenzialità della procedura».