Urbanistica

Ddl Bilancio/2. Orlandi: «Bonus edilizi, un problema la non cedibilità alle banche»

di A.A.

«Il divieto di cessione del credito d'imposta a banche e intermediari finanziari potrebbe riproporre le stesse criticità dello scorso anno, quando fu introdotto solo per gli incapienti, risultare cioè scarsamente appetibile agli operatori», e dunque non produrre effetti.
Lo ha detto in audizione alla Commissione Bilancio della Camera la direttrice dell'Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi, in relazione all'articolo 2 del Ddl di Bilancio (da pagina 1 del pdf), la proroga e potenziamento dell'ecobonus e del sismabonus.
Questo divieto di cedere a banche e intermediari finanziari, ha spiegato fra l'altro la Orlandi, non può essere superato dal provvedimento attuattivo che spetterà a lei stessa firmare entro 60 giorni dall'entrata in vigore della legge di bilancio.
«La norma - he detto la Orlandi - non ha motivazion i fiscali, ma di bilancio dello Stato, le motivazioni vanno chieste alla Ragioneria».

Ecobonus, il servizio

Sismabonus, il servizio

«Per ampliare la platea dei beneficiari - ha detto la Orlandi - il Ddl stabilisce che è attivabile la cessione del credito di imposta a terzi, per i lavori sulle parti comuni dei condomini» (sia per eco che per sismabonus). «La norma dello scorso anno riferita ai soli soggetti in no tax area - ha pspiegato - prevedeva la possibilità che il crediuto fosse utilizzato dal cessionario (colui al quale viene ceduto il credito) solo a compensazione di debiti fiscali. Ora invece il beneficiario, il proprietario di unità in concominio, potrà non essere in no tax area, e il cessionario potrà a sua volta cedere il credito a terzi. Entro 60 giorni dovremo fare un provvedimento, ma questo potrà dettare solo modalità attuative, non regolare altri aspetti, tra cui la cessione del credito a terzi. Sarebbe opportuno, nella legge, stabilire se il cessionario deve per forza cedere a terzi nel numero di rate previste per quell'intervento» (10 anni ecobonus, 5 anni sismabonus) «oppure se sia invece cedibile in unica soluzione».
«Ci sono poi - continua la Orlandi - limiti soggettivi, cioè la cessione non può essere fatta a banche e altri soggetti di natura finanziaria. Questo non può essere modificato in sede di provvedimento attuativo. Non potremo dunque essere noi a fugare le perplessità avanzate dagli operatori economici, che ritengono che tale esclusione possa riproporre le stesse criticità dello scorso anno, e cioè la scarsa appetibilità della cedibilità per gli operatori, che vedrebbe solo crescere i propri crediti verso l'erario».

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