Ddl rigenerazione urbana: Ance, inaccettabile stop della Ragioneria dello Stato
Buia: il testo all'esame del Senato è il frutto di tre anni di lavoro condiviso. Indispensabile un chiarimento per sbloccare la situazione
Il disegno di legge sulla rigenerazione urbana all'esame del Senato «è il frutto di un lavoro lungo tre anni e che ha visto coinvolte le forze politiche, imprenditoriali e associazionistiche del Paese. È inconcepibile che il prezioso lavoro venga buttato all'aria in un colpo solo per ragioni che potrebbero essere risolte con un proficuo dialogo interistituzionale». Lo afferma in una nota il presidente dell'Ance Gabriele Buia, commentando la notizia riportata oggi dal Sole 24 Ore sulla bocciatura da parte della Ragioneria dello Stato del testo di legge. «Vedere contestati elementi come quelli relativi all'occupazione del suolo pubblico - ragiona Buia - ci fa pensare che non si vuole fare alcuno sforzo per trovare soluzioni concrete ai problemi atavici che affliggono le città, fulcro della crescita del nostro Paese».
«Quel testo all'esame del Senato - sottolinea il presidente dei costruttori - rappresenta infatti un punto di equilibrio tra numerose posizioni inizialmente anche molto distanti. Un risultato, raggiunto grazie al lavoro del ministro Giovannini, che mira a favorire interventi sul tessuto delle città per evitare degrado e abbandono e favorire uno sviluppo sostenibile delle aree urbane». «Il parere espresso dalla Ragioneria dello Stato rimette in discussione tutto l'impianto legato alla parte economica, quando è evidente, anche guardando gli esempi europei, che senza un incentivo pubblico non sarà mai possibile realizzare interventi di rigenerazione urbana». «È indispensabile - chiede infine Buia - che a breve ci sia un chiarimento per riprendere il percorso e impedire che il ddl resti bloccato».