Fisco e contabilità

Debiti fuori bilancio, via libera ai piani di rateizzazione di durata superiore a tre anni

La novità introdotta dal Decreto Agosto apporta un significativo cambiamento nell'utilizzo del predissesto

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di Marco Rossi e Patrizia Ruffini

In presenza di piani di rateizzazione di debiti fuori bilancio di durata superiore a tre anni, la copertura finanziaria delle quote annuali può avvenire in ciascun annualità dei corrispondenti bilanci, tanto in termini di competenza, quanto in termini di cassa. Nella delibera di riconoscimento – però – devono essere puntualmente individuate le copertura con riferimento a ciascun esercizio del piano di rateizzazione convenuto con i creditori.

É questa una significativa novità contenuta nell'articolo 53, sesto comma, del Dl 104/2020 (Decreto Agosto) di carattere ordinamentale, che interviene sul tema dei debiti fuori bilancio, integrando la disciplina prevista al terzo comma dell'articolo 194 del Tuel. I debiti fuori bilancio rappresentano spesso la ragione di accesso alla procedura di predissesto, nella prospettiva di distribuire su un periodo più esteso del triennio l'impatto derivante da spese che sono state irregolarmente assunte ovvero da sentenze esecutive o contenziosi per i quali non sussistono adeguati accantonamenti prudenziali. Questa norma apporta dunque un significativo cambiamento nell'utilizzo del predissesto che, a questo punto, non si renderà più necessario per garantire il riassorbimento del disavanzo generato da un debito fuori bilancio in presenza di un accordo con i creditori anche per un periodo lungo, dal momento che ora risulta possibile la gestione dei diversi esercizi tanto in termini di competenza quanto di cassa.

La norma ora introdotta si pone in continuità con la pronuncia n. 21/2018 della Sezione delle Autonomie della Corte dei conti, la quale aveva sancito – nell'ipotesi di rateizzazione entro il triennio – la possibilità, nel caso di criticità finanziarie, di rinvenire la copertura mediante iscrizione, in ciascuna annualità del bilancio, della relativa quota di competenza secondo gli accordi del piano di rateizzazione convenuto con i creditori.

Questa impostazione ora è estesa, senza particolari limiti temporali, anche ad accordi di rateizzazione di debiti fuori bilancio che superano il triennio, con una soluzione certamente condivisibile e che permette una gestione più "efficiente" – dal punto di vista amministrativo-contabile – dell'impatto derivante da tali passività sull'ente locale.

In fase di riconoscimento del debito, con accordo con i creditori, è però indispensabile evidenziare le coperture necessarie avuto riguardo a ciascun esercizio di riferimento del piano di rateizzazione convenuto con i creditori, allo scopo di assicurare la ragionevole certezza della disponibilità delle risorse necessarie per fronteggiare l'esborso.

É importante sottolineare, al riguardo, che la "copertura" annualmente disposta è sia di cassa sia di competenza, potendosi così abbinare le due dimensioni finanziarie allo scopo di realizzare progressivamente il riassorbimento della passività che si è manifestata.

La novità genera anche un significativo impatto positivo sui risultati finanziari della gestione, in termini di minore vincolo sulle risorse disponibili (anche del risultato di amministrazione) nell'immediato, che potrebbe anche consentire la transizione da una situazione di disavanzo a una di avanzo, liberando così delle capacità di spesa.

Da chiarire, infine, è se la disposizione può essere applicata anche in relazione ai predissesti già attivati. Nello specifico si tratta di comprendere, con riferimento alle procedure di riequilbrio finanziario pluriennale causate esclusivamente dai debiti fuori bilancio, se queste possono essere chiuse mediante l'adozione del piano di durata superiore ai tre anni.

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