Decreto agosto, stop a Tosap e Cosap per il 2020
La misura viene incontro alle tante richieste pervenute dalle imprese operanti nella ristorazione e nel turismo
Rinvio del 50% delle tasse sospese durante i tre mesi di lockdown e proroga a fine anno della Tosap e della Cosap per sostenere turismo e ristorazione. Rifinanziamento dell’operazione cashback da far decollare il 1° gennaio 2021 e sostegno immediato ai settori più colpiti dalla crisi economico-sanitaria con una partecipazione dello Stato alle spese sostenute dai cittadini che pagano con moneta elettronica. A valorizzare il pacchetto fiscale il rinvio di 60 giorni della ripresa della riscossione ordinaria. Le circa 6,7 milioni di cartelle che Agenzia Entrate-Riscossione è pronta a notificare dal prossimo 1° settembre ai contribuenti morosi saranno inviate a imprese e cittadini solo dopo il 15 ottobre 2020. Sei settimane di respiro in più per i contribuenti in difficoltà che allinenano la ripresa della riscossione al termine (salvo nuove proroghe) dello stato di emergenza.
Sul tavolo del Mef ci sono anche alcune richieste mirate presentate dalle imprese chiamate a fare i conti con bilanci in rosso e perdite di fatturato ancora a due cifre anche nel mese di giugno. Tra queste la possibilità di recuperare da subito l’Iva per crediti non riscossi da imprese entrate in procedure concorsuali. Non solo. Le imprese tornano a chiedere quanto già avevano chiesto al Governo in pieno lockdown, ossia la detassazione in capo ai dipendenti delle erogazioni dei datori di lavoro. Il caso più ricorrente nei mesi della crisi sanitaria sono state le somme erogate dalle imprese in favore dei loro dipendenti per coprire la differenza tra la busta paga ante pandemia e l’importo della cassa integrazione percepito dal lavoratore. Somme che dovrebbero essere considerate esentasse per il lavoratore che le percepisce.
A tenere banco negli ultimi giorni è comunque l’operazione cash back A Londra per tutto il mese di agosto arriva «Eat out to help out» con cui si potrà pranzare e cenare nei ristoranti da lunedì al mercoledì a spese dello Stato per almeno il 50% con un costo massimo di 10 sterline. Bevande alcoliche escluse. Un’operazione che, con l’obiettivo di contrastare l’evasione, il Governo italiano ha in realtà avviato a fine 2019 con l’idea di restituire parte della spesa sostenuta dai cittadini che rinunciano ai pagamenti in contanti e utilizzano la moneta elettronica. Sospesa per il Covid e lasciata a secco dal decreto rilancio per l’anno 2021 (i tre miliardi stanziati sono andati a finanziare buona parte dei 6,2 miliardi stanziati per gli aiuti a fondo perduto per le partite Iva), l’operazione cash back è pronta a tornare alla ribalta.
Il tutto con una serie di interventi mirati. Ci sarà un nuovo finanziamento (si ipotizzano 1,5 miliardi) in grado di assicurare la piena operatività già dal 1° gennaio del cash back con cui si punta ridurre l’uso del contante attraverso un conflitto di interessi: il cittadino che compra un qualsiasi bene o paga una prestazione di servizi con carte di debito, di credito o qualsiasi altra forma evoluta di pagamento elettronico beneficerà di uno sconto e si vedrà restituire una quota della spesa sostenuta.
Senza aspettare il 2021 il Governo con il decreto agosto conta di ricorrere da subito a forme di ristoro automatico per sostenere le spese e i consumi dei settori in crisi dalla ristorazione, su cui spingono di più i Cinque Stelle, all’abbigliamento e calzature, dai mobili agli elettrodemestici, comparti citati come prioritari dalla sottosegrataria al Mise del Pd Alessia Morani. Tutto, a patto che il pagamento del cittadino sia rigorosamente cashless. Tra le ipotesi presentate da M5S il bonus ristoranti potrebbe prevedere un rimborso del 20% della spesa sostenuta, con un tetto massimo e operativo da settembre a dicembre. Il rimborso potrebbe inoltre arrivare o direttamente sul conto corrente o, come seconda opzione, iscrivendosi ad una App.Il costo dell’operazione si attesterebbe a circa un 1 miliardo. La volontà è quella di fare presto e permettere alla misura di essere operativa in tempi brevi, da qui la scelta di un ristoro legato ai pagamenti elettronici a beneficio della lotta all’evasione e di procedure semplici e rapide per rimborsi immediati sulle carte e sul conto corrente.
Un altro miliardo è quello che chiede la ministra per le politiche agricole e alimentari Teresa Bellanova da destinare ai 180mila ristoratori che offrono nelle loro tavole prodotti alimentari made in Italy. Un finanziamento immediato e diretto senza complicazioni burocratiche tutto a fondo perduto di almeno 5mila euro a ristoratore che sostiene il made in Italy.
Nel pacchetto di interventi a sostegno dei settori in crisi su cui ieri si sono confrontati i capi delegazione riuniti a Palazzo Chigi dal premier Conte, c’è anche la proposta del ministro dei Beni Culturali che punterebbe a incentivare tutti gli acquisti nei centri storici, indipendentemente dalla categoria merceologica.
Per il settore dell'automotive messo in ginocchio dal Covid, il Governo dovrebbe stanziare ulteriori 500 milioni di euro. Nuove risorse da destinare al finanziamento dell’econobonus fino a 10mila euro per l’acquisto delle auto meno inquinanti e l’ipotesi di estenderlo ai veicoli commerciali leggeri.
Sul nuovo rinvio delle tasse l’obiettivo, come anticipato la scorsa settimana su queste pagine, è quello di far pagare le tasse sospese a marzo, aprile e maggio alle aziende con particolari cali di fatturato solo per il 50% delle somme dovute e rinviare il restante 50% al 2021 e al 2022. Complessivamente la nuova sospensione e successiva dilazione nei prossimi due anni vale circa 3,8 miliardi di euro.
«Con il decreto legge Agosto il governo proroga la sospensione dal versamento della Tosap-Cosap fino al 31 dicembre 2020, venendo così incontro alle tante richieste in tal senso pervenute dalle imprese operanti nella ristorazione e nel turismo», ad affermarlo in una nota diramata ieri sera il sottosegretario all’Economia Alessio Viallarosa. Secondo il sottosegretario, primo sostenitore della nuova sospensione, «questa misura si è rilevata un grandissimo successo ed una straordinaria occasione di rilancio economico per i settori più colpiti dalla crisi economico-sanitaria».