I temi di NT+L'ufficio del personale

Dipendenti cessati, progressioni verticali, incarichi non autorizzati e concorsi

di Gianluca Bertagna

La rubrica settimanale con la sintesi delle novità normative e applicative sulla gestione del personale nelle Pa.

Dipendenti cessati e Ccnl
L'orientamento applicativo CFL 206 dell'Aran, quale conferma che gli arretrati contrattuali dovuti in base al Ccnl comparto Funzioni locali del 16 novembre 2022 spettano anche ai dipendenti cessati al momento in cui si dà applicazione al nuovo contratto, ma che erano in servizio nel periodo – antecedente alla definitiva sottoscrizione del Ccnl – coperto dai suddetti incrementi.

Selezioni per progressioni verticali
Il Tar Sicilia-Catania, sezione II, con la sentenza 5 gennaio 2023 n. 9 ha affermato che fini delle procedure di progressione verticale previste dall'articolo 22, comma 15, del Dlgs 75/2017 (selezione riservata) vale ad integrare il requisito di anzianità di servizio nella categoria inferiore anche quello prestato con rapporto di lavoro subordinato a tempo determinato. Le amministrazioni hanno facoltà di prevedere (nelle disposizioni regolamentari e negli avvisi/bandi) anche elementi aggiuntivi di valutazione (oltre a quelli previsti dalla normativa), quali i titoli di studio ulteriori posseduti dai candidati che, anche se non strettamente pertinenti rispetto allo specifico profilo della figura da ricoprire, sono comunque in grado di connotare la complessiva preparazione e qualificazione dei partecipanti ad una selezione pubblica, tanto più quando alla valutazione dei titoli si accompagni lo svolgimento di prove finalizzate all'accertamento della professionalità acquisita. Ancorchè la norma fosse applicabile fino al 31 dicembre scorso, è certamente interessante l'approdo a cui è giunto il Tar anche ai fini dell'attuale sistema di progressioni verticali.

Recupero delle somme percepite dal dipendente per incarichi non autorizzati
La disciplina vigente in materia di percezione di compensi per attività non autorizzate svolte dai dipendenti pubblici (articolo 53 del Dlgs 165/2001) legittima tanto la Procura contabile all'azione per danno erariale, quanto l'amministrazione all'esercizio dei poteri datoriali funzionali all'adempimento dell'obbligazione di pagamento, ex lege gravante sul dipendente percettore, (avente ad oggetto il versamento del compenso percepito per le prestazioni svolte), ferma rimanendo l'unicità del danno e, pertanto, l'impossibilità di riscuotere presso il dipendente percettore le somme dovute sia in sede contabile che in ambito amministrativo (Corte di cassazione., Sezioni Unite, 5 novembre 2021 n. 32199). In questa prospettiva, l'ammissibilità di un'azione per responsabilità erariale non impedisce, tuttavia, all'amministrazione, ove la Procura contabile non abbia ancora agito per il recupero delle somme indebitamente percepite dal dipendente, di provvedere in via autonoma e diretta alla riscossione delle predette somme, agendo sia in sede giudiziaria, pure mediante il deposito di un ricorso per decreto ingiuntivo, sia in via di autotutela, anche con il procedimento di cui al Rd 639/1910 (Consiglio di Stato, sezione VI, 16 maggio 2022 n. 3804). È quanto è stato ribadito nella sentenza del Consiglio di Stato, sezione VII, 13 gennaio 2023 n. 451.

Servizio prestato in categoria D3 nelle procedure concorsuali
Il servizio prestato in posizione apicale negli enti privi di dirigenza (ovvero quale responsabile di servizi ed inquadramento in categoria D3) non equivale a quello in posizione dirigenziale; pertanto, lo stesso non può essere considerato se il bando di concorso per l'accesso a posti di dirigente richiede un determinato numero di anni di pregressa esperienza espressamente in posizione dirigenziale. È quanto affermato dal Tar Campania-Napoli, sezione III, nella sentenza 26 gennaio 2023 n. 571, negando la sussistenza del requisito di ammissione ad un concorso indetto dalla Regione per la copertura di posti di dirigenti tecnici ad un soggetto con pregressa esperienza maturata in un ente locale, quale responsabile tecnico, con profilo di funzionario di categoria D3, ai sensi degli articoli 109 e 110 del Tuel.