Personale

Dirigenti Pa centrale, ok al nuovo contratto

Ieri sera Aran e sindacati hanno firmato l’ipotesi di contratto 2019/21 dell’area delle Funzioni centrali

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di Gianni Trovati

Via libera al primo rinnovo contrattuale della nuova tornata per i dirigenti del pubblico impiego. Ieri sera Aran e sindacati hanno firmato l’ipotesi di contratto 2019/21 (la tornata è sempre quella) dell’area delle Funzioni centrali, cioè ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici. Il nuovo contratto apre ad aumenti da 340 euro fra tabellare e retribuzione di posizione di parte fissa nella prima fascia e a 195 euro nella seconda fascia. Al conto si aggiunge ovviamente una ricca mole di arretrati, stimabili in circa 17mila euro lordi una tantum per la prima fascia e intorno ai 9mila per la seconda.

L’aumento medio, in linea con quanto accaduto per il personale non dirigente, è del 3,78%, a cui le amministrazioni potranno aggiungere lo 0,22% vincolato ai risultati. Proprio sulla retribuzione accessoria pone l’enfasi il ministro per la Pa Paolo Zangrillo, che parla di «forte accelerazione nella valorizzazione dei risultati, perché un’organizzazione attrattiva non può non premiare il merito». Nelle intenzioni del contratto i premi saranno legati anche al carattere più o meno sfidante degli obiettivi. Nasce la figura del «mentor»per affiancare e guidare i neoassunti.

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