Fisco e contabilità

Dl aiuti, sconti Tari con il fondone Covid ed entrate da multe per pagare le bollette

I Comuni potranno decidere entro il 31 luglio finanziando con gli avanzi dei fondi straordinari Covid inutilizzati nel 2020 e 2021

di Gianni Trovati

I Comuni potranno decidere entro il 31 luglio nuovi sconti della Tari finanziandoli con gli avanzi dei fondi straordinari Covid inutilizzati nel 2020 e 2021. Il via libera arriva da un emendamento al decreto Aiuti elaborato dall’Anci e promosso da Roberto Pella, deputato di Fi e vicepresidente vicario dell’Associazione dei Comuni, che chiude una battaglia interpretativa fiorita negli ultimi due mesi. E soprattutto permette alle amministrazioni locali di contenere gli effetti dell’inflazione sulla Tari. I calcoli della tariffa rifiuti sono investiti in pieno dalla corsa dei prezzi, perché il Piano economico finanziario deve garantire per legge la copertura integrale dei costi con le bollette. Costi che per i carburanti per i mezzi di raccolta e l’energia per gli impianti si sono gonfiati, prospettando ricadute pesanti in tariffa. Con il correttivo i Comuni che hanno ancora in cassa quote del fondone Covid, e non sono pochi, potranno utilizzarle per alleggerire la Tari almeno ad alcune utenze.

Gli enti locali poi, con un altro emendamento firmato da Pella, potranno utilizzare per le spese energetiche 2022 i proventi di multe stradali e parcheggi. Con un secondo correttivo si blocca per quest’anno il divieto di assunzioni per chi non ha approvato i rendiconti, per evitare il blocco del reclutamento negli enti alle prese con il Pnrr. «Un supporto fondamentale», commenta Pella; in arrivo anche 60 milioni per la Città metropolitana di Roma e 20 per le Province, a cui dovrebbero aggiungersi altri 30 in un prossimo provvedimento.

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