Fisco e contabilità

Dl Ristori-quater, niente Imu se il gestore è soggetto passivo d’imposta

Rientrano tra i beneficiari i non proprietari titolari di diritti reali di godimento

di Luigi Lovecchio

L’esenzione Imu della prima e della seconda rata 2020 relativa ai casi in cui è richiesta la coincidenza tra gestore e titolare dell’immobile trova applicazione in tutti i casi in cui il secondo è soggetto passivo d'imposta, anche se non proprietario del bene. La precisazione, del tutto opportuna, è contenuta nell’articolo 8, Dl 157/2020 (Ristori quater).

Nella formulazione iniziale delle diverse previsioni di legge riferite alle esenzioni Imu era disposta la condizione, applicabile alla maggior parte dei casi, della identità soggettiva tra gestore dell’attività e proprietario dell’unità immobiliare. Quest’ultimo riferimento, interpretato letteralmente, avrebbe comportato la non spettanza dell’agevolazione in moltissime ipotesi concrete. Si pensi ad esempio al gestore di un albergo detenuto in leasing: sebbene l’utilizzatore sia soggetto passivo d’imposta, lo stesso non è il proprietario dell’immobile. O ancora all’esercente della sala cinema che sia l’usufruttuario dell’unità immobiliare. È evidente che in casi come questi la ratio della previsione di esenzione risulta pienamente rispettata ma la lettera della stessa avrebbe potuto ostacolarne l’attuazione.

Per rimediare all’imprecisione lessicale interviene ora l’articolo 8 del Dl Ristori quater che richiama puntualmente tutte le norme di esenzione al fine di stabilire che la condizione di legge è osservata ogniqualvolta il gestore coincide con il soggetto passivo d'imposta.

Per effetto della novella, pertanto, l’esenzione compete anche se chi svolge l’attività non è proprietario ma è titolare di un diritto reale di godimento o è utilizzatore in forza di un contratto di leasing o ancora è concessionario di beni demaniali.

Nessun problema per il saldo in scadenza il 16 dicembre, poiché la norma è entrata in vigore ben prima di tale data. Qualche dubbio sorge con riferimento all’acconto. Sebbene la norma del ristori quater non abbia una formulazione interpretativa, il fatto che la stessa sia espressamente riferita all’esenzione della prima rata Imu ne comporta, a evidenza, la retroattività. Potrebbe tuttavia essere accaduto che il contribuente, in ipotesi non proprietario, abbia versato in via cautelativa l'imposta a giugno e scopra oggi che non ne era tenuto.

In questa eventualità, la strada più semplice è ovviamente quella di compensare l'eccedenza in sede di saldo, qualora ci sia dell'imposta da versare. In caso contrario, è possibile chiedere il rimborso entro cinque anni dal pagamento. In alternativa, è ammessa la compensazione con il tributo 2021 se previsto dal regolamento comunale. Le esenzioni non dipendono dalla categoria catastale dell’immobile ma dalla sua destinazione d’uso. A eccezione di:
a) alberghi e pensioni, che sono esenti solo se accatastati come D2;
b) unità in uso alle imprese che svolgono attività fieristica, che devono rientrare nella categoria D;
c) teatri, sale da concerto e cinema accatastati come D3.

L'immedesimazione tra proprietario e gestore non è prescritta nei casi degli stabilimenti balneari marittimi, lacuali, fluviali e termali e dei fabbricati utilizzati dalle imprese fieristiche.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©