Appalti

Dl Semplificazioni: commissari, confermati tutti i poteri

L'impianto dell'articolo 9 passa indenne l'esame parlamentare, modifiche solo di dettaglio

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di Massimo Frontera

Modifiche di dettaglio per le misure sui commissari incaricati di sbloccare le opere incagliate oppure di completare le opere interrotte. L'articolo 9 del Dl semplificazioni passa pressoché indenne l'esame parlamentare, con solo tenui correzioni, che ne confermano, sia l'impianto che le scadenze più importanti: il termine per emanare i decreti di nomina resta fissato al 31 dicembre di quest'anno. Le camere avranno 5 giorni in più per fornire il loro parere: 20 giorni invece di 15, spirati i quali il parere si intende acquisito. Resta fissato al 30 giugno 2021 il termine per ulteriori decreti di nomina. Resta necessaria l'intesa della Regione interessata per interventi di carattere esclusivamente regionale o locale.

Una novità introdotta dal Parlamento è la convocazione preliminare, da parte del commissario, dei principali sindacati di categoria - Fillea-Cgil, Filca-CIsl e Feneal-Uil - «prima dell'avvio dell'intervento». Un'altra piccola novità riguarda le strutture tecniche di cui i commissari potranno avvalersi. Oltre a quelle già indicate nel Dl varato dal Cdm viene aggiunta anche l'unità tecnica presso la presidenza del Consiglio istituita dall'ordinanza della Protezione civile n.3920 del 2011. Tra le novità trova spazio anche il rafforzamento dei poteri del commissario per la gestione dell'emergenza del Gran Sasso, sia nel senso di allinearsi alle novità introdotte dal Dl Semplificazioni, sia nel senso di beneficiare di maggiori poteri di approvazione e autorizzazione dei progetti previsti dal Dl 91/2014 (articolo 10 comma 5). Infine, il Parlamento introduce l'obbligo di aggiudicare esclusivamente in base all'offerta economicamente più vantaggiosa, i contratti relativi a «servizi sociali e di ristorazione ospedaliera, assistenziale e scolastica, nonché ai servizi ad alta intensità di manodopera» salvo che per gli appalti più piccoli (fino a 40mila euro).

Il commissario, secondo il testo del Dl sblocca-cantieri "novellato" dal Dl semplificazioni, non interviene più sugli interventi ritenuti «prioritari» ma scende in campo per risolvere «interventi infrastrutturali caratterizzati da un elevato grado di complessità progettuale, da una particolare difficoltà esecutiva o attuativa, da complessità delle procedure tecnico-amministrative ovvero che comportano un rilevante impatto sul tessuto socio - economico a livello nazionale, regionale o locale».

Il commissario potrà agire in deroga al codice appalti, ma non delle direttive europee. Deve in ogni caso rispettare alcune norme del codice di carattere generale indicate all'articolo 30 (come le norme su concorrenza, durc, partecipazione delle Pmi), le norme sui Cam (articolo 34) e quelle sui conflitti di interesse (articolo 42). Ovviamente, il commissario, deve anche rispettare le norme antimafia. Avrà a disposizione una propria contabilità e dovrà sottoporre i sui atti al controllo preventivo dell Corte dei Conti. Dovrà poi trasmettere al Cipe (tramite il ministero competente) i progetti approvati, il cronoprogramma dei lavori (con relativi Sal) e anche il quadro economico degli interventi.

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