Dup 2022-2024, per le amministrazioni in scadenza di mandato un nodo non risolto
Pochi enti hanno potuto onorare la scadenza del 31 luglio per l'avvio della nuova programmazione
Svanite le speranze di una proroga del termine di approvazione della salvaguardia degli equilibri di bilancio e del Dup, sono pochi gli enti che hanno potuto onorare la scadenza del 31 luglio per l'avvio della nuova programmazione 2022-2024. Tra questi, vi sono coloro che in autunno andranno al voto per il rinnovo degli organi politici.
In caso di elezioni, l'articolo 170 del Tuel prevede che se al 31 di luglio risulta insediata una nuova amministrazione, il termine per la presentazione del Dup coincide con la data prevista dallo Statuto comunale per la presentazione delle linee programmatiche di mandato. Il problema è che per il secondo anno consecutivo il Covid sta facendo saltare la consueta agenda elettorale (e non solo), posticipando le consultazioni. In questo caso, però, non risultando insediata la nuova amministrazione, resta confermato l'obbligo per la giunta di predisporre e presentare il Dup al consiglio. Impossibile, tuttavia, immaginare che una giunta in scadenza sia legittimata a presentare a un consiglio prossimo allo scioglimento un documento destinato ad essere il punto di riferimento dell'azione amministrativa futura e delle scelte strategiche dei prossimi anni.
Come evidenziato su NT+ Enti locali & edilizia del 21 luglio, sarebbe necessaria una modifica normativa per sanare questo disallineamento temporale in via temporanea (come avvenuto lo scorso anno con l'articolo 107 del Dl 18/2020), oppure a regime. I tempi per un'azione legislativa sono tuttavia stretti ed è difficile che possa arrivare una soluzione nei prossimi giorni.
Sappiamo che la data del 31 di luglio per la presentazione da parte del Dup rappresenta un termine ordinatorio e non perentorio, il cui mancato rispetto non determina sanzioni o conseguenze particolari a carico degli enti. Coloro che sono tuttavia tradizionalmente abituati a rispettare le scadenze, anche per garantire l'approvazione del bilancio di previsione entro il 31 di dicembre si trovano nell'incertezza di non sapere come operare. Predisporre un documento "tecnico" senza parte strategica e senza una vera e propria programmazione rivolta in particolare alle nuove sfide lanciate dal Pnrr, che evidenzi il rispetto dell'adempimento, oppure rimandare tutto alla nuova amministrazione? Nel primo caso il Dup rappresenterebbe poco più che una formalità, in quanto si limiterebbe a scattare una fotografia dell'esistente. Nel secondo caso, invece, è concreto il rischio di non riuscire ad approvare tutto entro il 31 dicembre, considerato che tra ballottaggio, formazione delle giunte, insediamento ecc. i nuovi amministratori avrebbero pochissimo tempo a disposizione per mettere a punto la propria programmazione strategica ed operativa di medio periodo. Specie quando si verifica un cambio alla guida dell'ente. Le probabilità quindi di dover iniziare il 2022 in esercizio provvisorio sono molto alte e per evitarlo sarebbe necessario che la nuova giunta arrivi con le idee già molto chiare di cosa intende fare. Una forte coesione tra organi politici ed organi tecnici è poi altro ingrediente indispensabile per tradurre gli indirizzi politici in obiettivi realizzabili e concreti.
In chiave prospettica, la soluzione dovrebbe passare per una revisione definitiva delle scadenze e dei contenuti del Dup, in considerazione dell'esperienza maturata in questi anni dagli enti locali. Il documento adottato a luglio dovrebbe essere di natura squisitamente strategica, in cui la parte politica individua gli aspetti fondamentali della propria strategia, comprensivi anche delle opere pubbliche che si intendono realizzare. Ciò eviterebbe di produrre documenti spesso privi di reali contenuti e consentirebbe agli uffici tecnici di poter lavorare sulla progettazione di livello minimo con maggiore serenità e condivisione. La nota di aggiornamento, invece, dovrebbe contenere la parte tecnico-operativa, conciliata con le disponibilità finanziarie contenute nella proposta di bilancio.