Urbanistica

Edilizia scolastica, in arrivo 1,25 miliardi per la manutenzione straordinaria delle superiori

Il primo decreto economico dell’era Patrizio Bianchi riguarda le scuole e prevede un finanziamento tra i più corposi degli ultimi anni

di Claudio Tucci

Il primo decreto economico dell’era Patrizio Bianchi riguarda l’edilizia scolastica, e prevede un finanziamento, tra i più corposi degli ultimi anni, di 1 miliardo e 125 milioni, che serviranno, ed è un altro segnale del cambio di passo, per interventi di manutenzione straordinaria delle scuole superiori, inclusi istituti tecnici e professionali, che hanno strutture (e laboratori) bisognosi di ammodernamento, e spesso necessitano di costruzioni innovative.

Il provvedimento, 5 pagine in tutto, attribuisce le risorse direttamente agli enti territoriali proprietari dei plessi, vale a dire province, città metropolitane, enti di decentramento territoriale, per interventi che potranno spaziare dalla messa in sicurezza alla riqualificazione energetica fino alla realizzazione di nuovi edifici. «Ci siamo messi subito al lavoro per mettere a disposizione degli enti locali risorse per ammodernare e rendere più efficienti, dal punto di vista energetico, le nostre strutture scolastiche, che sono il centro della comunità - ha spiegato al Sole24Ore il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi -. Non abbiamo aspettato il Recovery Plan, ma abbiamo deciso di investire subito sulla sicurezza delle scuole. Saranno interventi mirati sulle secondarie di secondo grado, che ricomprendono anche i tecnici e i professionali, sui quali intendiamo fare un’importante opera di rilancio anche nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza».

«Con queste risorse - ha subito commentato il presidente dell’Upi, l’Unione delle province italiane, Michele de Pascale - si potrà dare il via ad un piano di investimenti mirati. Tra i progetti che realizzeremo ci sarà grande attenzione alle opere necessarie per assicurare le dotazioni tecnologiche necessarie per realizzare, in tutto il Paese, una didattica integrata reale ed inclusiva, a partire dall’accesso alla banda larga». Un tasto dolente; ancora ieri l’Istat ha ricordato come lo scorso anno l’8% di studenti sia rimasto escluso da qualsiasi forma di Dad (una quota che sale al 23% tra gli alunni con disabilità).

L’attenzione di Patrizio Bianchi all’edilizia scolastica trova “sponda” nell’annuale dossier di Legambiente, «Econsistema Scuola», presentato ieri, dal quale emerge una fotografia con più ombre che luci sulle scuole italiane: in sette anni meno della metà dei progetti finanziati è stato concluso (dal 2014 al 2020 su 6.547 progetti previsti, 4.601 sono stati finanziati e solo 2.121 portati a termine); e il 29% degli edifici (vale a dire più di uno su quattro) necessita di interventi urgenti (la spesa media nazionale per la manutenzione straordinaria per ogni edificio è calcolata in quasi 71mila euro).

Anche alla luce di questi dati, l’iniezione di risorse fresche, 1 miliardo e 125 milioni, dal 2021 al 2024, deciso ieri dal ministro Bianchi, rappresenta un primo passo in avanti (queste somme si aggiungono agli 855 milioni già stanziati, ieri è arrivato l’ok ai progetti presentati a novembre). Gli enti locali hanno 30 giorni per inviare l’elenco dei nuovi progetti. «Abbiamo impresso una forte accelerazione - ha chiosato Bianchi -. Cominciamo a lavorare affinché tutte le scuole siano luoghi di sicurezza, sostenibilità, accoglienza e socialità.

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