Fisco e contabilità

Elenco dei revisori, domande 2022 dal 3 novembre al 16 dicembre

Gli aspiranti potranno dichiarare il mantenimento dei requisiti posseduti, aggiornando i dati già comunicati

di Patrizia Ruffini

Al via la richiesta di inserimento nel registro dei revisori degli enti locali per i sorteggi da effettuare dal 1° gennaio 2022. Con il decreto 22 ottobre, pubblicato ieri sul sito, il ministero dell'Interno rende noto che dal 3 novembre fino al 16 dicembre (alle ore 18) gli aspiranti revisori potranno dichiarare il mantenimento dei requisiti posseduti, aggiornando i dati già comunicati. Nel rispetto dello stesso calendario, potranno presentare domanda di inserimento anche i soggetti non iscritti purché, alla data del termine d'iscrizione, risultino in possesso dei requisiti.

Quest'ultimi abbracciano crediti formativi, anzianità di iscrizione e, per le fasce due e tre, esperienza. I crediti formativi devono essere stati conseguiti nel periodo 1° gennaio-30 novembre 2021, a seguito della partecipazione a eventi formativi condivisi dal ministero dell'Interno. Lo svolgimento di precedenti incarichi di revisore dei conti, richiesto per l'inserimento nelle fasce 2 e 3 dell'elenco, deve riguardare esperienze, della durata di un triennio ciascuno, svolte presso enti locali (Comuni, Province, Città metropolitane, Comunità montane e Unioni di comuni). Per il requisito di anzianità, infine, se si è iscritti sia al Registro dei revisori legali che all'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, si terrà conto dell'iscrizione con maggiore anzianità.

Gli iscritti all'Ordine o al Registro professionale dovranno, inoltre, dichiarare di non essere assoggettati all'eventuale sanzione della sospensione e di non trovarsi nelle condizioni richiamate dall'articolo 236, comma 1, del Tuel (secondo l'articolo 2382 del codice civile che prevede che non può essere nominato «l'interdetto, l'inabilitato, il fallito, o chi è stato condannato ad una pena che importa l'interdizione, anche temporanea, dai pubblici uffici o l'incapacità ad esercitare uffici direttivi»).

Entro il 31 dicembre, il ministero dell'Interno formerà l'elenco dal quale verranno estratti i nominativi degli organi di revisione economico-finanziaria, con decorrenza dal 1° gennaio 2022. Per l'organo monocratico verranno sorteggiati tre nominativi, di cui il primo in ordine di estrazione, designato per la nomina e gli altri per eventuali rinunce o impedimenti da parte del designato. Negli organi di revisione in composizione collegiale, invece, i consigli comunali, provinciali, delle città metropolitane e delle unioni (che esercitano in forma associata tutte le funzioni fondamentali) scelgono il presidente tra i soggetti inseriti nella fascia 3 dell'elenco. Di conseguenza, per gli organi collegiali verranno estratti 6 nominativi, di cui i primi due sono designati per la nomina a componente. Resta nella facoltà dell'ente la scelta del Presidente anche dall'elenco dei 6 soggetti estratti dalla Prefettura, in questo caso tuttavia l'amministrazione dovrà procedere scorrendo la graduatoria.

Per tutti i soggetti che risulteranno iscritti nell'elenco 2022 si procederà alla verifica del possesso dei requisiti e degli altri dati autocertificati (quali la residenza anagrafica). Il controllo sarà effettuato direttamente dall'Ufficio attraverso le amministrazioni che detengono i dati; solo in caso di mancato riscontro verrà inviata all'interessato, tramite pec, una nota per richiedere la documentazione a dimostrazione di quanto autocertificato. Se il soggetto non risponde entro quindici giorni dalla trasmissione della pec, sarà cancellato dall'elenco.

Subirà l'eliminazione dall'elenco anche l'iscritto che abbia dichiarato requisiti non accertati, incarichi triennali presso enti locali che hanno avuto una durata inferiore al triennio o li abbia svolti presso enti diversi da quelli richiesti (Comuni, Province, Città metropolitane, Comunità montane e Unioni di comuni).

I soggetti cancellati dall'elenco dei revisori dei conti non possono accettare incarichi relativi ai sorteggi effettuati nell'anno di riferimento e, se già nominati, devono essere sostituiti.

Subisce invece il declassamento alla fascia inferiore l'iscritto che abbia svolto l'incarico di revisore presso un ente locale, per la durata di un triennio, ma abbia autocertificato un periodo che si discosta di oltre un anno da quello effettivo o abbia digitato un altro ente. Il declassamento non comporta la cessazione degli incarichi in corso anche presso gli enti della fascia eliminata.

Infine, il Viminale ricorda agli iscritti l'obbligo di versare, entro il 30 aprile 2022, un contributo annuo di 25 euro.

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