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Emilia Romagna, al via la prevenzione del dissesto idrogeologico con 7 gare per 140 milioni

Gli interventi riguardano manutenzione ordinaria, straordinaria, riqualificazione e adeguamento funzionale di opere e tratti dei corsi d'acqua

di Alessandro Lerbini

In Emilia Romagna vanno in gara 7 appalti per opere di regolazione di corsi d'acqua e di controllo delle piene per un valore complessivo di 140,3 milioni. Il primo bando dell'amministrazione regionale - Agenzia per la sicurezza territoriale e la Protezione civile - prevede i lavori finalizzati alla prevenzione del dissesto idrogeologico e alla sicurezza idraulica e per la manutenzione delle aree del demanio idrico di competenza dell'ufficio territoriale di Parma. Gli interventi da 8,385 milioni riguardano opere, lavorazioni e attività finalizzate alla manutenzione ordinaria, straordinaria, riqualificazione e adeguamento funzionale di opere e tratti dei corsi d'acqua assegnati e facenti parte, per competenza, del reticolo idrografico dell'UT Parma, nonché quelle finalizzate alla prevenzione del dissesto idrogeologico.

Con il secondo avviso si appaltano i lavori finalizzati al mantenimento delle condizioni di sicurezza dei versanti dell'Appennino reggiano con interventi principalmente mirati sugli abitati da consolidare ed il presidio dei versanti afferenti al territorio di competenza dell'UT di Reggio Emilia dell'Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile (7,12 milioni, termine).

Il terzo appalto assegna gli interventi funzionali al miglioramento della sicurezza idraulica, difesa della costa e alla prevenzione del dissesto idrogeologico nelle aree di competenza regionale per le quali, a seguito della Lr 13/2015 e dei successivi atti organizzativi, l'UT Sicurezza Territoriale e Protezione Civile -Ravenna è chiamato ad espletare le funzioni per l'ambito di Ravenna.
Le aree di intervento riguardano i versanti, i corsi d'acqua dei bacini dei fiumi Santerno, Savio, Lamone, del relativo sistema di torrenti e rii affluenti nelle fasce montane e pedecollinari, delle aste arginate di seconda categoria dei fiumi Montone, Ronco, Savio, Bevano, nei tratti di competenza dell'UT Ravenna dell'Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile. Il territorio comprende i territori collinari delle aste del torrente Santerno della provincia di Bologna, i territori collinari del torrente Senio in provincia di Ravenna, i territori collinari del fiume Lamone in provincia di Forlì e Ravenna, le aste arginate di terza e seconda categoria deitorrenti Senio, Santerno, dei fiumi Lamone, Ronco, Montone, Uniti, Savio e Bevano e l'area di costa ravennate che comprende la foce dei fiumi di competenza dalla foce Reno alla foce Savio (22,388 milioni).

A Comacchio al via i lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, riqualificazione e adeguamento funzionale di opere e tratti dei corsi d'acqua arginati e non arginati assegnati e facenti parte, per competenza, del reticolo idrografico dell'Ufficio Territoriale, quali lo sfalcio, il taglio di esemplari arborei, il decespugliamento, il disboscamento in alveo e dei rilevati arginali e loro pertinenze e delle opere accessorie, la chiusura di tane di animali, il recupero di materiale vegetale/arboreo flottante in alveo, la manutenzione generale di opere idrauliche tra cui argini, chiaviche, fossi e cavi, traverse e difese spondali ammalorate e/o divelte ed in generale tutte quelle opere realizzate a difesa del territorio, nonché quegli interventi finalizzati al miglioramento dell'officiosità idraulica e della navigazione dei corsi d'acqua di competenza in corrispondenza di situazioni di criticità, anche mediante movimentazione e/o asportazione di materiale litoide presente all'interno dell'alveo e delle sue pertinenze ed il taglio della vegetazione in alveo. Lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, riqualificazione e adeguamento funzionale delle opere di difesa della costa (11,648 milioni).

Valgono 20,298 milioni gli interventi finalizzati al miglioramento dell'officiosità idraulica dei corsi d'acqua, alla prevenzione del dissesto idrogeologico, alla manutenzione delle aree del demanio idrico nonché alla difesa della costa nel territorio di competenza dell'UT di Forlì-Cesena. Le aree di intervento riguardano i versanti ed i corsi d'acqua dei bacini dei fiumi Montone, Rabbi, Ronco-Bidente, Bevano, Savio, Borello, Rubicone, Pisciatello e Uso e i loro affluenti, con particolare riferimento ai tratti che attraversano i centri abitati e a maggiore rischio idraulico.

Le ultime due gare assegnano i lavori finalizzati alla gestione e al mantenimento della funzionalità della rete idrografica appartenente al demanio ramo idrico e afferente ai bacini dei corsi d'acqua ricadenti nel territorio di competenza dell'UT di Reggio Emilia e dell'UT di Piacenza (12,080 milioni) e i lavori finalizzati alla prevenzione dei fenomeni legati al dissesto idrogeologico a Rimini: le aree di intervento riguardano i versanti ed i corsi d'acqua dei bacini dei fiumi Uso, MarecchiaAusa, Marano, Melo, Conca, Ventena e Tavollo e il relativo sistema di torrenti e rii affluenti nelle fasce montane e pedecollinari del territorio riminese nei tratti di competenza dell'UT Rimini, nonché la fascia costiera che si sviluppa dal porto di Cattolica fino al confine tra il comune di Bellaria-Igea Marina e San Mauro Pascoli (23,868 milioni). Tutti i bandi scadono il 13 dicembre.

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