Progettazione

Engineering, Italia nona nella top mondiale. L'Africa resta il principale mercato estero

Presenti 12 società nella Top 225 Design Firms di Enr. Maire campione nazionale (al 30° posto in classifica)

di Aldo Norsa e Stefano Vecchiarino

Come ogni anno la rivista statunitense Enr – Engineering News-Record ha appena pubblicato la classifica delle Top 225 International Design Firms, offrendo un interessante quadro dell’offerta mondiale di servizi di progettazione (architettura e ingegneria). Come era facilmente pronosticabile il 2020 (segnato da lockdown a livello globale con conseguente blocco delle possibilità di raggiungere le filiali estere) non è stato indolore per il campione in esame che infatti ha subito un calo di giro d’affari internazionale del 7,1% (contro la crescita dello 0,6% del 2019, limitata dall’assenza di un big come il gruppo statunitense Fluor, e soprattutto dell’11,3% del 2018), scendendo l’anno scorso da 72,3 a 67,1 miliardi di dollari. Anche nell’ultimo anno trasporti, oil&gas ed edilizia si confermano i settori di riferimento con quote sul fatturato totale rispettivamente del 26, 18,3 e 18,1%, mentre si rileva un cambiamento nelle aree geografiche che hanno attratto più esportazioni di servizi di progettazione: infatti dopo l’Europa (ancora una volta al primo posto con una quota del 27,6%), gli Usa (20,3%) superano l’Asia/Australia (13,9%) che ovviamente ha subìto la chiusura temporanea del vasto mercato cinese.

La presenza italiana nella top mondiale
L’Italia come sistema Paese si conferma ben rappresentato con 12 società in classifica (solo Usa e Cina ne vantano di più), ma ancora una volta sconta il nanismo di realtà imprenditoriali che riescono ad aggregare solamente 1 miliardo (1,1 nel 2019) con una quota mondiale dell’1,5% (1,6% nel 2019). Questo risultato ci pone anche quest’anno al nono posto dietro a Usa (23,3%), Canada (16,9%), Gran Bretagna (9,5%), Australia (9,3%), Paesi Bassi (7,8%), Cina (5,7%), Spagna (3,8%) e Francia (3,1%), ma davanti a Giappone (1,4%) Corea del Sud (1%) e Germania (0,7%). Il mercato di riferimento per la progettazione italiana è anche quest’anno l’Africa, in cui siamo il settimo Paese esportatore con una quota del 5,3% (in crescita rispetto al 4,4 % dello scorso anno).

La classifica
Un’analisi delle società che compongono questa classifica mostra importanti cambiamenti al vertice: al primo posto sale il gruppo canadese Wsp (2° nell’edizione precedente) che punta a una crescita ulteriore nel 2021 con l’acquisizione finalizzata in aprile del connazionale Golder (23° in classifica), seguito dall’australiano Worley (già 3°) e dallo statunitense Aecom (già 5°), mentre lo scozzese Wood scende dalla 1° alla 6° posizione. Ben lontana è la prima design firm italiana Maire Tecnimont (società di epc qui considerata nella sua sola attività di ingegneria) che conferma la 30° posizione dello scorso anno nonostante un calo del 9,3 % del fatturato internazionale (543,4 milioni di dollari), ma si pone nella top 10 per quanto riguarda il settore oil&gas (6°) e nell’area geografica africana (7°).

L'ingegneria italiana, chi sale e chi scende nella top mondiale
Dietro al grande gruppo dell’epc, seguono 11 società di ingegneria pura: Rina Consulting che, dopo l’esordio dello scorso anno, si conferma in 58° posizione con una cifra d’affari internazionale di 187 milioni di dollari, Italconsult che sale dalla 71° alla 68° posizione, Ird Engineering che guadagna quattro posizioni ponendosi 130°, Geodata (controllata dal gruppo cinese PowerChina che è16° in classifica), che perde dieci posizioni scendendo a 134°, Manens-Tifs che ne perde otto (138°), Italferr (gruppo FS) stabile in 142° posizione, Sws Engineering all’esordio in 156° posizione, 3TI Progetti che scende dalla 166° alla 181° posizione e quindi tre new entry rispetto all’ultima edizione: Technital (185°), F&M Ingegneria (199°) e la cooperativa Politecnica (219°).

Le assenze
Rispetto alla classifica pubblicata nel 2020 non hanno partecipato all’indagine quattro società che figuravano tra le top 225: Net Engineering che dopo aver ceduto la tedesca Spiekermann al connazionale Dorsch Gruppe (64°) nell’ottobre 2020 ha molto ridotto le dimensioni e la presenza all’estero, Dba Group, Enereco e l’unica società rappresentante dell’architettura Acpv che aveva esordito lo scorso anno. Ma le assenze sono ancora più numerose: a partire dal leader dell’epc Saipem che quest’anno ha partecipato alla sola indagine sugli international contractors, proseguendo con la quinta società di ingegneria italiana Proger (83° nella classifica internazionale di due anni fa), oltre che due big dell’architettura come One Works e Rpbw.

I big internazionali
Da notare infine quanto sono numerose (23) le realtà internazionali in classifica (sia di sola progettazione che con attività epc) stabilmente presenti in Italia tramite una società controllata. In ordine di classifica troviamo infatti Aecom, Arcadis, Wood (che nel 2017 aveva acquistato Amec Foster Wheeler), Jacobs, Stantec (che aveva acquistato Mwh nel 2016), Dar (che controlla Maffeis Engineering), Ramboll, Arup, Fugro, PowerChina, Mott MacDonald, Afry, Golder, Systra (in Italia con il marchioSystra-Sotecni), Tractebel, Artelia, Samsung Engineering, Fichtner, Exyte, Jgc, Lombardi, Drees & Sommer e Pini Group.

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