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Enti locali, accelera il contratto: ecco la bozza con i «premi» fino a 1.600 euro

Nell’ultima bozza definiti numero e importi dei differenziali di stipendio

di Gianni Trovati

Per i dipendenti di regioni ed enti locali i «differenziali stipendiali», chiamati a sostituire le attuali progressioni economiche per premiare l’esperienza professionale, andranno dai 550 euro previsti per gli scalini gerarchici più bassi ai 1.600 euro per funzionari e personale «ad elevata qualificazione».

Nelle bozze del nuovo contratto delle Funzioni locali hanno fatto la loro comparsa le prime tabelle. E quando sul tavolo arrivano le cifre significa che le trattative provano a imboccare le ultime curve prima del traguardo della firma. Ad aiutare c’è anche il negoziato parallelo per il contratto della sanità, che dopo l’arrivo dell’atto di indirizzo integrativo (NT+ Enti locali & edilizia del 7 giugno) sembra destinato all’intesa la prossima settimana; e c’è una volontà più generale di accelerazione impressa dall’Aran, dopo lo stallo di questi mesi dovuto appunto alla definizione delle regole sulle risorse aggiuntive per i fondi decentrati e per i nuovi ordinamenti come previsto dalla legge di bilancio. Tanto più che si parla dei contratti 2019/2021, che tutti puntano a portare in busta paga nei prossimi mesi per dare un po’ di protezione contro la un’inflazione destinata a cambiare il quadro economico del triennio successivo, il 2022/24. L’obiettivo è per gli enti territoriali quello di chiudere entro giugno.

La bozza del contratto discussa all’ultima riunione all’Aran sembra in effetti piuttosto matura, con le sue 114 pagine che si chiudono appunto con la prima delle tabelle economiche. In gioco, fra le risorse di base e quelle aggiunte con l’atto di indirizzo-bis alla luce della manovra 2022, ci sono 906 milioni di euro per poco meno di 430mila dipendenti; che si tradurranno in un aumento medio a regime intorno ai 100 euro lordi al mese.

Ma nelle regole costruite con la nuova tornata contrattuale le carriere nelle Pa saranno cadenzate dai «differenziali stipendiali», un aumento che finisce nella parte fissa della busta paga per premiare in modo selettivo l’esperienza professionale maturata negli anni. Importi e numero massimo degli aumenti variano nelle quattro aree in cui anche il personale delle Funzioni locali sarà diviso, con una ristrutturazione dell'architettura che la allinea a quella pensata per le funzioni locali. Gli «operatori», l’attuale categoria A, potranno ottenere fino a 4 differenziali da 550 euro l’uno. Il tetto resta a 4 anche per gli «operatori esperti» (650 euro) e gli istruttori (850 euro), le due categorie superiori, mentre sale a 6 nella fascia più alta, quella dei funzionari e del personale «ad elevata qualificazione», dove i differenziali valgono 1.600 euro. Novità anche per i premi individuali variabili legati alle valutazioni: il bonus per i migliori potrà superare del 20%, e non del 30%, la media degli altri negli enti che avranno definito nel contratto integrativo gli obiettivi «oggettivamente misurabili» a cui collegare l’erogazione effettiva di una quota del fondo decentrato.