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Enti locali, via libera Rgs all'indebitamento 2022-23 - Ecco la circolare sul pareggio

Dopo aver verificato - ai fini delle regole di finanza pubblica - il rispetto degli equilibri di bilancio ex ante ed ex post

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di Patrizia Ruffini

Gli enti territoriali possono effettuare operazioni di indebitamento nel biennio 2022-2023. Il via libera arriva, con la circolare n. 15 di ieri, dalla Ragioneria generale dello Stato, dopo aver verificato - ai fini delle regole di finanza pubblica - il rispetto degli equilibri di bilancio ex ante ed ex post, con riferimento all'intero comparto degli enti territoriali (articoli 9 e 10 della legge 243/2012).

Via XX Settembre aveva chiarito (circolari n. 5/2020 e n. 8/2021) che, a partire dal 2020, l'articolo 9 della legge 243/2012 (saldo tra il complesso delle entrate e delle spese finali, senza utilizzo avanzi, senza fondo pluriennale vincolato e senza debito) dev'essere rispettato, anche quale presupposto per la legittima contrazione del debito, dall'intero comparto a livello regionale e nazionale. I singoli enti sono, invece, tenuti a rispettare esclusivamente gli equilibri stabiliti dal Dlgs 118/2011, così come previsto dall'articolo 1, comma 821, della legge 145/2018, ossia il saldo tra il complesso delle entrate e delle spese, con utilizzo di avanzi, fondo pluriennale vincolato e debito. Quest' ultime informazioni sono desunte, ogni anno, dal prospetto della verifica degli equilibri, allegato al rendiconto della gestione (documento 10 del Dlgs 118/2011).

A livello di comparto, il rispetto dell'articolo 9 della legge 243/2012 è verificato ex ante dalla Ragioneria generale dello Stato, sulla base delle informazioni dei bilanci di previsione, trasmessi dagli enti territoriali alla banca dati unitaria delle amministrazioni pubbliche (Bdap).

Tenendo conto, in base ai dati dei bilanci di previsione 2021-2023, del rispetto, a livello di comparto, per gli anni 2022-23 dell'equilibrio di cui al suddetto articolo 9, si ritiene – afferma la Ragioneria - che gli enti territoriali osservino il presupposto richiesto dall'articolo 10 della legge n. 243 per la legittima contrazione di operazioni di indebitamento nel biennio 2022-2023.

Sulla base dell'esame dei dati dei rendiconti 2020 degli enti territoriali trasmessi alla Bdap, è stato riscontrato anche il rispetto ex post del saldo di cui all'articolo 9 della legge n. 243.

Va, infine, ricordato che ogni amministrazione deve comunque osservare sia le regole qualitative o quantitative previste dall'ordinamento per l'accensione di mutui o per il ricorso ad altre forme di indebitamento, sia gli equilibri di cui ai Dlgs 118/2011 e 267/2000 (anche a consuntivo, come prescritto dall'articolo 1, comma 821, della legge n. 145 del 2018).