Imprese

Federcostruzioni: patto con l'Antitrust sulla concorrenza e tutela del «made in Italy»

di Mauro Salerno

Un patto con l'Antitrust per monitorare il rispetto delle regole della concorrenza e la promozione del «made in Italy» dell'edilizia. Sono i due progetti promossi dall'universo di imprese che si muove intorno ai cantieri, rappresentato da Federcostruzioni. Una galassia di imprese che include i big dell'industria, assieme a costruttori, società di ingegneria e distributori di materiali con un valore della produzione stimato in 400 miliardi di euro, che ha pagato un conto salato alla crisi con la perdita di oltre mezzo milione di posti di lavoro.

Dialogo con l'Antitrust
A spiegare l'ìdea di collaborare con l'Antitrust è stato il presidente di Federcostruzioni Rudy Girardi, nel corso dell'assemblea dell'associazione tenutasi oggi pomeriggio a Roma. «Il progetto (battezzato «Re.Co.Me», Regole, Concorrenza, Mercato ndr) - ha spiegato Girardi - consisterà nella stesura da parte di Federcostruzioni di un rapporto sul livello effettivo di rispetto delle regole del mercato delle costruzioni». L'iniziativa avrà cadenza annuale o semestrale «e costituirà l'occasione per gli approfondimenti tematici che la stessa Autorità riterrà opportuno effettuare per raggiungere un sistema trasparente e concorrenziale». Un'idea particolarmente apprezzata dal numero uno dell'Antitrust Giovanni Pitruzzella che sottolineato come «il rispetto delle regole è il primo passo per rimettere in moto un mercato sano, soprattutto nel settore delll'edilizia un comparto centrale per la ripresa della nostra economia».

Tutela made in Italy
La seconda gamba del progetto riguarda la creazione di un vero e proprio «made in Italy delle Costruzioni». Per supportare adeguatamente la filiera italiana delle costruzioni, Federcostruzioni e Uni hanno siglato un accordo di collaborazione per un progetto comune in grado di garantire l'autenticità della produzione italiana. «Stiamo lavorando - ha detto Girardi – per la nascita e l'affermazione, in tempi ravvicinati, di un sistema normativo che se rispettato garantirà e valorizzerà l'intera filiera italiana delle costruzioni e del nostro Made in Italy di settore».

Squinzi: priorità investimenti
Parole di cauto ottimismo sono arrivate dal presidente di Confindustria Giorgio Squinzi. «Ci sono segnali di ripresa dovuta principalmente a fattori esterni che dobbiamo agganciare anche nel mercato interno», ha detto il presidente di Confindustria. Il primo strumento saranno i 20 miliardi di nuovi investimenti annunciati dal premier Matteo Renzi in opere pubbliche. «Renzi - ha detto Squinzi - mi ha dato personalmente garanzie che questi 20 miliardi verranno davvero iniettati nel sistema delle infrastrutture». Un passaggio è stato dedicato anche alla riforma del sistema degli appalti ora all'esame della commissione Lavori pubblici del la Camera. «Per ripartire serve stabilità delle regole - ha concluso - rispettando il divieto di gold plating, evitando di appesantire le direttive europee».

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