Urbanistica

Ferrovia Roma-Pescara, De Micheli: risorse e commissario per potenziarla

L'opera costa 6,5 miliardi, di cui disponibili 350 milioni

di Massimo Frontera

Il potenziamento della linea ferroviaria Roma-Pescara si farà perché il governo troverà tutte le risorse necessarie, e si farà anche velocemente perché l'opera sarà affidata a un commissario. Parola della ministra delle Infrastrutture, Paola De Micheli, che oggi ha presentato il progetto, come proposto dall'apposito gruppo di lavoro con Mit, Ferrovie, Rfi , oltre che le regioni interessate, Lazio e Abruzzo. «L'opera - assicurato la ministra - sarà inserita nelle proposte di commissariamento». «La lista delle opere da affidare a un commissario - ha aggiunto De Micheli - è matura e verrà definita con un decreto delle Presidenza del Consiglio». Il progetto ferroviario, come riferito dall'amministratore delegato di Rfi, Maurizio Gentile, ha un costo di 6,5 miliardi e consentirà di collegare Roma e Pescara in meno di due ore invece delle attuali tre ore 20 minuti necessari. «Ai questi 6,5 miliardi - ha promesso sempre la ministra De Micheli - aggiungeremo 250 milioni per rendere compatibile la linea anche con il trasporto delle merci». «Noi - ha ribadito - siamo nelle condizioni di finanziare l'opera per far partire tutti i processi conseguenti. Nei prossimi due mesi e mezzo ci dobbiamo preoccupare di dare copertura a quest'opera».

Zingaretti: potenzialità inimmaginabili
Marsilio: trovare tutti i soldi
Il collegamento tra Roma e Pescara è una "dorsale" ferroviaria tra le più arretrate in Italia. Avvicinare le due sponde del Tirreno e dell'Adriatico avrebbe indubbi effetti benefici sull'economia e sul turismo, anche perché ridurrebbe l'isolamento delle zone interne dell'Abruzzo. «La potenzialità dell'avere i due mari uniti in due ore sono inimmaginabili» sintetizza il governatore del Lazio Nicola Zingaretti, prevedendo ricadute sull'offerta turistica, il pendolarismo, la competitività territoriale. Anche il presidente dell'Abruzzo, Marco Marsilio, ha segnalato l'importanza del risultato, senza però rinunciare a ricordare che la stragrande maggioranza delle risorse è al momento solo sulla carata. «Per la prima volta - ha esordito Marsilio - dopo molti decenni abbiamo un progetto condiviso che ha un capo e una coda - comincia a Roma e finisce a Pescara - e sul quale si è riusciti ad avere una visione d'inseieme che è sempre mancata». Rivolgendosi alla ministra De Micheli il governatore dell'Abruzzo ha chiesto di «garantire la copertura economica: oggi siamo qui a presentare un progetto di 6 miliardi e mezzo, nella programmazione precedente c'è scritto un miliardo e mezzo ed è stato spesso rivendicato che ci fosse un miliardo e mezzo. La verità vera è che di soldi stanziati con i quali si stanno facendo cantieri e progetti cantierabili, sono 350 milioni e basta». «Compito del governo - ha concluso - è chiaramente quello di individuare le risorse, ora che la Roma Pescara è diventata finalmente una priorità condivisa a livello nazionale».

Finanziata l'intera progettazione definitiva
Lo stesso amministratore delegato di Rfi, Maurizio Gentile, ha sostanzialmente confermato che le uniche risorse sono i 352 milioni di euro, appostati sulla "fase zero" dell'opera, e previsti dal contratto di programma Rfi-Mit 2017-2021 aggiornamento 2018-2019. Nella "fase zero", ha sottolineato Gentile, è incluso il costo della progettazione definitiva dell'intera nuova linea Roma-Pescara. Il costo complessivo stimato - come emerge dalle schede comunicate da Rete ferroviaria italiana - è pari a 6.564 milioni di euro, al netto di un ulteriore miliardo per l'eventuale completamento del raddoppio della linea sul'intero tracciato (in alcuni tratti rimasti a binario unico) e 250-300 milioni di costi aggiuntivi necessari a rendere la linea utilizzabile anche dai treni merci. Su quest'ultimo "optional", come si diceva, la ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli ha assicurato la volontà di trovare la copertura.

Le fasi dell'opera
Fase zero: ha un costo di 614 milioni (di cui appunto 352 disponibili, previste dal contratto di programma Rfi-Mit 2017-21, aggiornamento 2018-19) e include la redazione del progetto definitivo dell'intera linea della "nuova" Roma-Pescara, oltre alla realizzazione dei seguenti tratti: raddoppio della tratta di 18 km Pescara-Interporto (con il terzo binario della Pescara-Pescara Porta Nuova); bretella di Sulmona (collegamento diretto delle linee L'Aquila e Pescara e nuova fermata Sulmona S.Rufina); raddoppio della tratta Lunghezza-Guidonia di 10 km. Relativamente a questa fase, nel contratto di programma Rfi-Mit sono previsti solo 12 milioni per la Bretella di Sulmona e 150 milioni circa per il raddoppio della Lunghezza-Guidonia.
Seconda Fase: Avezzano-Roma. Ha un costo di 2,85 miliardi. Prevede una nuova linea di 53 km (di cui 40 in galleria) da Roma (quartiere Corcolle) a Tagliacozzo, per consentire ai treni di viaggiare a 200 km/h, oltre al raddoppio di 15 km della Tagliacozzo-Avezzano, che consentirà di viaggiare a 160 km/h.
Terza Fase: Pescara-Interporto-Sulmona. Ha un costo di 1,4 miliardi. Prevede il raddoppio di 5 km della tratta Sulmona-Pratola Peligna, il raddoppio di 25 km della tratta Pratola Peligna-Scafa, il raddoppio di 7 km della tratta Scafa-Manoppello, il raddoppio per 5 km della tratta Manoppello-Interporto.
Quarta Fase: Avezzano-Sulmona. Il costo di 1,7 miliardi include la revisione del progetto del 2008, con adeguamento alla velocità di 200 km/h e la realizzazione di una nuova linea a binario unico di circa 33 km (di cui 18 in galleria).

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