Urbanistica

Ferrovie regionali, Giovannini sblocca 1,55 miliardi del fondo complementare (81% dei fondi al Sud)

Alla Roma-Lido e Roma-Viterbo 153 milioni. Firmato anche Dm con 260 milioni per investimenti

di Massimo Frontera

Rafforzamento delle linee ferroviarie regionali interconnesse per migliorarne i livelli di sicurezza; potenziamento del sistema ferroviario utilizzato come trasporto pubblico locale; interventi per rafforzare il collegamento delle linee regionali con la rete nazionale ad alta velocità. Serviranno a questo le risorse che il ministro delle Infrastrutture ha sbloccato a favore delle linee ferroviarie regionali con un decreto firmato oggi, che ora va alla registrazione. In tutto 1,55 miliardi a valere sul fondo complementare al Pnrr. Nel riparto regionale, l'81% delle risorse va ai territori del Mezzogiorno, pari a 1,25 miliardi. La "spartizione", sulla base di progetti già individuati, era stata approvata dalla Regioni il 4 agosto con l'Intesa nella Stato-Regioni. «La ripartizione delle risorse - ha spiegato Giovannini - è stata effettuata tenendo conto della necessità di ridurre il divario infrastrutturale tre le diverse aree del Paese, che è una delle priorità del Pnrr».

Nell'assegnazione delle risorse domina la Campania, che ottiene 546,2 milioni di euro, seguita dalla Calabria con 280 milioni e Lazio con 153 milioni - interamente destinati all'acquisto di materiale rotabile delle linee Roma-Lido e Roma-Viterbo - e dalla Sardegna con 140 milioni. Al quinto posto c'è la Sicilia, con 126,65 milioni che sono però assegnati direttamente alla Ferrovia Circumetnea e non alla Regione.

Sotto il profilo della destinazione delle risorse, il decreto destina circa 454 milioni agli interventi di messa in sicurezza delle linee ferroviarie regionali, oltre 677 milioni al potenziamento delle reti ferroviarie regionali, 278 milioni agli interventi di potenziamento e rinnovo del materiale rotabile e 140 milioni a «ulteriori interventi di potenziamento e ammodernamento delle linee ferroviarie, con il contestuale rinnovo del parco rotabile».

Il cronoprogramma

Il decreto contiene anche un rigido cronoprogramma che come termine ultimo impone di utilizzare le risorse entro il 2026, con diverse importanti tappe intermedie. La prima scadenza, entro 30 giorni dalla pubblicazione, è la scelta e comunicazione al Mims del responsabile unico per l'attuazione dell'intero programma regionale. In tutti gli altri casi, il decreto indica, per ciascun singolo intervento, le date di scadenza entro cui completare ciascuna fase (eventuale completamento della progettazione, pubblicazione del bando, sottoscrizione del contratto, conclusione dell'intervento).

Quasi 261 milioni alle ferrovie concesse

Il ministero delle Infrastrutture ha inoltre firmato un secondo decreto a favore delle ferrovie gestite dalle regioni che consente l'utilizzo di ulteriori 260,8 milioni di euro a valere sul Fondo Mims destinati a investimenti per lo sviluppo infrastrutturale del Paese. Anche in questo caso, la quota maggiore dei fondi (80%) va alle regioni del Mezzogiorno.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©