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Ferrovie, sottoscritto il contratto di programma Rfi-ministero: nuovi investimenti per 31,7 mld

In un unico atto gli investimenti Pnrr, Fondo complementare, Allegato Infrastrutture e leggi di bilancio

di M.Fr.

Il ministero delle Infrastrutture e Rete ferroviaria italiana hanno comunicato la firma dell'Aggiornamento 2020-2021 del Contratto di programma 2017-2021, parte investimenti, che prevede l'assegnazione di ulteriori risorse per circa 31,7 miliardi di euro. «L'aggiornamento 2020-2021 - spiega il Mims - recepisce l'evoluzione della programmazione e dei finanziamenti (Pnrr, Fondo Complementare, Allegato Infrastrutture al Def) e in maniera sinergica e complementare finalizza le risorse delle Leggi di Bilancio 2020 e 2021, contrattualizzando in un unico atto tutti gli investimenti da avviare e quelli per dare continuità alle opere in corso, già approvate nell'Aggiornamento 2018-2019 del Contratto di Programma, al fine di garantirne l'immediata attuazione».

Nell'ambito degli investimenti previsti dall'accordo Mims-Rfi il ministero segnala la prosecuzione degli interventi di messa in sicurezza delle linee, con ulteriori 2.690,46 milioni di euro per contenere i rischi nelle gallerie, nelle zone sismiche e in quelle soggette a dissesto idrogeologico, interventi per la salvaguardia dell'ambiente e la mitigazione del rumore, per la soppressione dei passaggi a livello e per la Cyber security. Nuove risorse per 3.561,63 milioni di euro sono finalizzate all'ammodernamento tecnologico e 2.362,39 milioni per la valorizzazione delle reti regionali per il rilancio del Tpl e 186,70 milioni di euro per il programma di ripristino e riapertura delle linee turistiche. Per il potenziamento e sviluppo infrastrutturale delle aree metropolitane sono previsti ulteriori 1.975,88 milioni di euro. I progetti più rilevanti riguardano le aree metropolitane di Torino (Potenziamento linea Porta Nuova-Porta Susa), Milano (Raddoppio Milano-Mortara), Firenze (Accessibilità stazione AV di Belfiore), Roma (Completamento anello ferroviario di Roma), Palermo (chiusura dell'anello nella tratta Politeama–Notarbartolo) e Catania (sistemazione nodo).

Prosegue, inoltre, il cosiddetto "Piano Stazioni" con le iniziative "Smart and easy station" e lo sviluppo degli "Hub intermodali" per migliorare l'accessibilità al trasporto ferroviario in un contesto di rigenerazione urbana e dell'intero sistema di mobilità. Il programma è finalizzato allo sviluppo, alla riqualificazione, all'accessibilità e all'efficientamento energetico di stazioni e nodi ferroviari, che svolgono funzione di Hub della mobilità, e di linee metropolitane da potenziare o riqualificare. Allo sviluppo dell'intermodalità sono destinati 869,73 milioni di euro per avviare la realizzazione dei collegamenti ferroviari con gli aeroporti di Bergamo, Brindisi, Olbia e Trapani e per l'ulteriore potenziamento dei collegamenti al porto di Taranto e ai terminali merci di Bari Lamasinata, Brindisi, Vado Ligure, Brescia e l'adeguamento degli impianti di Rosarno e San Ferdinando.

Risorse per 17.300,27 milioni di euro sono previste per investimenti di potenziamento e sviluppo infrastrutturale direttrici volti a garantire una connettività 'a rete' su tutte le principali direttrici interpolo lungo i corridoi "core" della rete Ten-T con l'obiettivo di aumentare il numero di capoluoghi collegati tra loro in meno di 4 ore e mezza. In particolare, a Nord si potenzieranno le tratte ferroviarie Milano-Venezia, Verona-Brennero e Liguria-Alpi, migliorando i collegamenti delle aree a nord delle Alpi con i porti di Genova e Trieste per servire i traffici oceanici; al Centro si rafforzeranno due assi Est-Ovest (Roma-Pescara e Orte-Falconara) riducendo significativamente i tempi di percorrenza e aumentando la capacità; verrà potenziata la velocizzazione della linea tirrenica e adriatica da Nord a Sud, secondo il principio «più elettronica e meno cemento».

Si estenderà l'Alta Velocità al Sud, con il completamento della direttrice Napoli-Bari, l'avanzamento ulteriore della Palermo-Catania-Messina e i primi lotti funzionali delle direttrici Salerno-Reggio Calabria e Taranto-Potenza Battipaglia. Infine, ulteriori 2.768,90 milioni di euro sono destinati alla prosecuzione degli investimenti per lo sviluppo dei corridoi europei. In particolare, sono previsti interventi sull'Asse orizzontale AV/AC Brescia-Verona-Vicenza-Padova, il completamento del finanziamento della tratta Verona-bivio Vicenza, dell'Attraversamento di Vicenza sul Corridoio Mediterraneo e la progettazione della Vicenza–Padova.

Con la firma, spiega il ministro Enrico Giovannini, «si passa alla fase operativa di allocazione di risorse ingenti per realizzare le opere pianificate in coerenza con gli obiettivi del Pnrr. Si tratta di un grande risultato, frutto di un'azione condivisa di accelerazione e semplificazione delle procedure per rispettare i tempi previsti dal programma europeo Next Generation Eu». «Questo strumento contrattuale divenuto oggi pienamente operativo grazie alla fattiva collaborazione con tutte le strutture del Mims - commenta l'amministratrice delegata di Rfi Vera Fiorani - ci consentirà di proseguire con sempre più determinazione, celerità e concretezza il percorso già avviato da Rete Ferroviaria Italiana di messa a terra dei progetti infrastrutturali del Pnrr, con i benefici che tutto il Paese attende in termini di sostenibilità ambientale, sociale ed economica».

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