Fondi Covid, il nodo risorse a disposizione e impieghi in vista del rush finale 2022

Mancano poco più di quattro mesi alla fine del triennio di gestione dei fondi per l'emergenza Covid-19, il cui utilizzo è stato prorogato al 31 dicembre 2022.
L'articolo 13 del Dl 4/2022 ha, infatti, esteso a fine anno l'impiego delle risorse assegnate a valere sul Fondo per l'esercizio delle funzioni degli enti locali, di cui all'articolo 106 del Dl 34/2020 e successivi rifinanziamenti. Possono, inoltre, essere utilizzate fino al 31 dicembre 2022 le risorse assegnate come ristori specifici di spesa per il biennio 2020 e 2021, salvo specifiche regole emanate dai ministeri competenti. Rientrano in questa fattispecie i contributi per i centri estivi che, se non utilizzati entro il 31 dicembre dell'esercizio per il quale sono stati assegnati, devono essere restituiti entro il 31 marzo dell'anno successivo. Segue regole speciali anche il Fondo di sostegno alle attività economiche, artigianali e commerciali dei comuni nelle aree interne di cui all'articolo 1, comma 65-ter, della legge n. 205/2017, il quale deve essere utilizzato (ossia pagato) entro il semestre successivo all'esercizio di erogazione.

Risorse per l'emergenza 2022
Il Fondo per l'esercizio delle funzioni degli enti locali, non impiegato nelle annualità 2020 e 2021 e confluito nel risultato di amministrazione 2021, sarà considerato – in sede di conguaglio finale - unitamente ai contributi, assegnati a ristoro di minori entrate (eccetto soggiorno), non utilizzati nel triennio 2020-2022.
Sono contributi di competenza dell'anno 2022 i fondi per l'esenzione dal pagamento del canone unico relativo agli esercizi pubblici ed al commercio su area pubblica nel periodo gennaio/marzo (82,5 milioni di euro), per la proroga dell'esonero del medesimo canone fino al 30/06 per gli spettacoli viaggiante e delle attività circensi (3,5 milioni) e per l'esenzione dal pagamento dell'Imu per gli immobili del settore dello spettacolo (9,2 milioni). A questi fondi si aggiungono le quote a copertura del minor gettito relativo al primo semestre dell'imposta di soggiorno, i quali, se eccedenti rispetto alla perdita di gettito, confluiranno fra i "Vincoli di legge" per essere destinati secondo le condizioni di utilizzo dell'imposta (faq 38 pareggio di bilancio).
Fra i ristori di spesa di competenza 2022 vanno ricordati anche i fondi per i centri estivi, previsti dall'articolo 39 del Dl 73/2022, il cui riparto, anticipato in via provvisoria dal Dipartimento per la Famiglia, ha ricevuto il via libera della Conferenza Stato città il 27 luglio.

Impiego delle risorse nell'anno 2022
Per l'anno 2022 le somme disponibili da "fondone" possono essere utilizzate, oltre che per minori entrate e maggiori spese Covid (al netto dei risparmi di spesa), anche a copertura dei maggiori oneri derivanti dall'incremento della spesa per energia elettrica e gas, non coperti da specifiche assegnazioni statali, riscontrati in base al confronto tra la spesa dell'esercizio 2022 e quella registrata, per periodi omologhi, nel 2019. Sono esclusi da questa possibilità i ristori specifici di spesa, che mantengono le proprie finalità originarie.
Inoltre, al fine di contenere la crescita dei costi dei servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, in corrispondenza dell'aumento degli oneri di gestione derivanti dalle attuali criticità dei mercati dell'energia e delle materie prime, per il 2022 i comuni possono prevedere riduzioni Tari utilizzando, ai fini della copertura delle conseguenti minori entrate, gli eventuali avanzi vincolati derivanti dal mancato utilizzo dei fondi emergenziali erogati nel biennio 2020-2021. Secondo la norma, le deliberazioni riguardanti tali riduzioni possono essere approvate, in deroga ai termini previsti dalla normativa vigente, entro il 31 luglio; termine che ora dovrebbe essere trascinato al 31 agosto dalla proroga della scadenza per l'approvazione del bilancio.