Appalti

Fondo salva opere, Ance: bene attivazione ma ora accelerare su pagamenti

Buia: primo passo importante raggiunto grazie all'impegno del sistema associativo e allo sforzo di ministero delle Infrastrutture, Anas e altri soggetti coinvolti

di Q.E.T.

A fronte dei 130 milioni previsti dal Fondo salva opere (circa il 70% della somma dovuta ai creditori) sono stati dunque resi disponibili i primi 45,5 milioni, a cui si dovranno aggiungere altri 40 milioni previsti dal decreto rilancio per complessivi 85 milioni. Lo ricorda una nota dell'Ance in cui il presidente Gabriele Buia sottolinea che «sono queste le azioni concrete che ci aspettiamo dalle Istituzioni: misure, risorse e strumenti per risollevare le sorti del settore e rilanciare la crescita del Paese». Il primo riparto, aggiunge il presidente dei costruttori, rappresenta un primo passo importante raggiunto grazie all'impegno di Ance e del nostro sistema associativo territoriale, in particolare di Marche, Umbria, Sardegna e Sicilia, ed allo sforzo del Ministero delle Infrastrutture, dell'Anas e di altri soggetti coinvolti: ora però bisogna dare velocemente seguito accelerando i trasferimenti alle imprese». Esattamente un anno fa, nel giugno 2019, l'associazione dei costruttori aveva denunciato la situazione insostenibile delle imprese a valle di general contractor rimaste senza liquidità a causa della situazione di crisi dei propri mani contractor.

Il decreto del Mit e il riparto dei fondi

Il decreto del Mit

Il riparto dei fondi ai beneficiari

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