Fisco e contabilità

Fondone Covid, al via la certificazione della perdita di gettito

Diffusi dal Mef i modelli per rendicontare i fondi ricevuti nel 2020. Dati alla Ragioneria entro il 31 maggio

di Patrizia Ruffini

Al via da oggi, 7 aprile, la certificazione della perdita di gettito connessa all'emergenza epidemiologica da Covid-19. In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, la Ragioneria Generale ha diffuso il nuovo decreto interministeriale n.59033/2021 sulla certificazione della perdita di gettito connessa all'emergenza epidemiologica da Covid-19, al netto delle minori spese e delle specifiche risorse assegnate dallo Stato. Con la pubblicazione del decreto, che sostituisce integralmente quello n. 212342 del 3 novembre 2020, gli enti hanno ora a disposizione il modello aggiornato e le regole per poter effettuare la rendicontazione dei fondi per l'emergenza ricevuti nel 2020.

Entro il termine del 31 maggio comuni, province, città metropolitane, unioni di comuni e comunità montane (compresi gli enti locali delle regioni a statuto speciale e delle province autonome di Trento e di Bolzano) beneficiari delle risorse stanziate all'articolo 106 del DL 34/2020 e dall'articolo 39 del DL 104/2020 sono obbligati a trasmettere i dati al Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, attraverso il sistema web già utilizzato per il pareggio di bilancio.

Nello specifico, ai fini della certificazione, gli enti dovranno inviare: le informazioni riguardanti la perdita di gettito connessa all'emergenza epidemiologica da Covid-19, al netto delle minori spese e delle risorse assegnate dallo Stato a ristoro delle minori entrate e delle maggiori spese connesse all'emergenza (modello " Covid-19") e l'elenco dei provvedimenti con cui hanno adottato politiche autonome di aumento o riduzione di aliquote e/o tariffe e quelli riferiti ad agevolazioni 2020 rispetto al 2019, comprese quelle legate al Covid-19 (modello "Covid-19-Delibere). Completano la rendicontazione della perdita la certificazione, firmata digitalmente dal rappresentante legale, dal responsabile del servizio finanziario e dall'organo di revisione economico-finanziaria (modello "Certif-Covid-19") e l'elenco dei provvedimenti inseriti nel modello "Covid-19-Delibere", riprodotto automaticamente dal sistema nel modello "Certif-Covid-19/A".

Nella sezione "Avanzo vincolato al 31/12/2020 - Ristori specifici di spesa non utilizzati" del modello "Certif-Covid-19" gli enti locali sono tenuti ad indicare l'ammontare non utilizzato e confluito nell'avanzo vincolato al 31 dicembre 2020 dei ristori specifici di spesa. Da mercoledì 7 aprile il modello per la certificazione è accessibile on line, in versione precompilata, con i dati relativi ai rendiconti riferiti agli anni 2019 e 2020 inviati alla Banca dati delle Amministrazioni pubbliche (Bdap), i dati relativi a Imu, Tasi, addizionale comunale all'Irpef, RcAuto, Imposta provinciale di trascrizione forniti dal dipartimento delle Finanze e i dati relativi a specifici ristori di entrata e di spesa. Da tener presente tuttavia che il caricamento dei dati 2020 richiede la trasmissione a Bdap del rendiconto: è sufficiente nello stato di approvazione provvisorio (preconsuntivo o approvato dalla giunta). L'aggiornamento dei dati avviene ogni notte.

Tutta la documentazione

I modelli di certificazione Covid

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