Fotovoltaico urbano: il 10% degli impianti è a Roma, in ritardo le altre grandi città
Il Centro Studi Tagliacarne su dati Gse-Atlaimpianti ha studiato lo stato dell'arte sul fotovoltaico installato ad oggi
Parte da una dotazione già importante la corsa delle grandi città italiane alle comunità energetiche rinnovabili. La mappa del fotovoltaico installato ad oggi, fornita al Sole 24 Ore dal Centro Studi Tagliacarne su dati Gse-Atlaimpianti, può contare già su 123.103 impianti attivi nei 107 comuni capoluogo. Il 10,6% si trova nella Capitale, dove a dicembre è stata approvata una delibera comunale volta a semplificare e sostenere le nuove autorizzazioni. Sono questi i numeri della diffusione del fotovoltaico nelle grandi città italiane, la tecnologia che meglio si presta a dare vita alle "comunità" di autoproduzione e autoconsumo di energia da fonte rinnovabile, in attesa del via libera della Commissione europea alla proposta di decreto del ministero dell'Ambiente che mira a incentivarne la nascita. «Nel 2022 le installazioni sono tornate a crescere», afferma Edoardo Zanchini, direttore dell'ufficio Clima del Comune di Roma. «In città - aggiunge - sono attivi tanti progettisti e imprese del settore. Avere questa esperienza sul territorio è importante per poter cogliere la sfida».
Subito sotto Roma si incontrano Ravenna, Padova e Perugia per numero assoluto di impianti fotovoltaici installati. Rapportando questo dato ai residenti, invece, spiccano L'Aquila, Ravenna e Forlì rispettivamente con 26, 24 e 24 impianti ogni mille residenti.Per comprendere al meglio le potenzialità degli impianti oggi attivi nei grandi centri urbani è poi necessario misurare la potenza nominale dei pannelli installati: in questo caso sono i 613 impianti di Brindisi a garantire oltre 2mila Kwh ogni mille residenti sul territorio, seguiti dagli oltre 800 Kwh ogni mille abitanti degli impianti di Foggia e Ravenna.«Il fotovoltaico - evidenzia il direttore generale del Centro Studi Tagliacarne, Gaetano Fausto Esposito - è una realtà piuttosto sviluppata nella "provincia minore" meridionale e, più in generale, nelle aree a basso livello di densità». La potenza installata in rapporto agli abitanti è più elevata nel Mezzogiorno, in città come Brindisi, Foggia, Matera, Lecce, Agrigento e Ragusa. «Le realtà metropolitane - sottolinea invece Esposito - probabilmente anche per effetto di una minore disponibilità di spazi, sono ancora relativamente meno coperte». Nonostante i tanti progetti in cantiere in vista degli incentivi e dei fondi del Pnrr in arrivo, la graduatoria per potenza installata ogni mille abitanti oggi vede fanalino di coda città come Torino, Milano, Genova, Firenze e Napoli.