Urbanistica

Galleria del Brennero, il confine italo-austriaco raggiunto dagli scavi

Salini (Webuild): «Progetto strategico per l'Europa. Ora con il nuovo codice appalti l'Italia può ripartire»

di Marco Morino

Per la nuova galleria ferroviaria del Brennero, in costruzione tra Italia e Austria (linea Fortezza-Innsbruck), quella di ieri è stata una tappa ad alto valore simbolico: la fresa meccanica Virginia è arrivata al confine di Stato del Brennero dopo aver scavato, in poco meno di 4 anni e in condizioni complesse, circa 14 chilometri sotto le Alpi nel lotto Mules 2-3 (versante italiano). Quest’ultimo è stato avviato a settembre 2016; è il più grande dell’intero progetto ed è stato affidato per 993 milioni di euro al raggruppamento costituito da Webuild (ex Salini Impregilo, in qualità di capofila), Ghella, Oberosler Cav Pietro (fino a giugno 2018), Cogeis e Pac. Mules 2-3 si estende dal lotto costruttivo del sottoattraversamento Isarco, a sud della galleria di base, fino al confine di Stato. Con la tappa di ieri, Webuild ha raggiunto il 91% degli scavi del lotto Mules, che rappresenta la tratta più sfidante dell’intera opera.
Una volta terminato il lotto 2-3, ragionevolmente entro la fine del 2023, tutti i lavori di scavo in territorio italiano saranno completati. Ora tocca agli austriaci serrare i tempi, dopo i ritardi accumulati in alcuni cantieri, che hanno portato alla risoluzione dei contratti con le imprese affidatarie e costretto il committente Bbt a rifare le gare di appalto. La fine dei lavori del mastodontico tunnel (64 chilometri, tra i più lunghi del mondo) è prevista non prima del 2032. Fino ad allora il corridoio stradale resterà l’opzione principale per il trasporto delle merci tra l’Italia e l’Europa, Germania in testa. La linea ferroviaria storica è già al limite della saturazione e non può costituire una valida alternativa alla strada.

Ieri al Brennero, ad aspettare la fresa meccanica, c’erano Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild, il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e il direttore generale della mobilità e dei trasporti della Commissione europea, l’olandese Herald Ruijters. «La Commissione – assicura Ruijters – sosterrà il progetto anche in futuro». Aggiunge Salvini: «Questa galleria unisce due Paesi, riduce l’inquinamento e aumenta il commercio. È una bella giornata».
Poi la parola passa a Pietro Salini: «Questo cantiere rappresenta un progetto strategico per l’intera Europa. Ora, con il nuovo codice degli appalti appena approvato, per cui ringraziamo il governo, si potranno realizzare in Italia altri progetti di valore riducendo le complessità anche burocratiche che spesso hanno rallentato l’esecuzione delle opere, per far ripartire il Paese con le infrastrutture».

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