Appalti

Gare, il Tar segna il confine sull’interpretabilità delle offerte

L’attività esegetica della stazione appaltante è ammessa purché consenta di giungere ad esiti certi, riguardi un errore materiale e permetta di correggerlo senza ricorrere a fonti esterne

Hand with magnifying glass and puzzle isolated on white background

di Silvana Siddi

A tutela dei principi della par condicio dei concorrenti e della concorrenza, la stazione appaltante nell’interpretare le offerte non può manipolarle o modificarle successivamente. Questo limite trova fondamento nei principi di immodificabilità e della non ambiguità dell’offerta. L’attività interpretativa della stazione appaltante, finalizzata a superare eventuali equivocità delle offerte, pertanto, è ammessa purché consenta di giungere ad esiti certi circa la portata dell’impegno negoziale assunto...