Imprese

Giornate del calcestruzzo: a Piacenza focus su Pnrr, sicurezza e ricadute del conflitto in Ucraina

Bolondi (Federbeton): «Gli scenari bellici dell'Est Europa stanno compromettendo la ripresa economica»

di El & E

Sicurezza sul posto di lavoro, ecosostenibilità, le ricadute del conflitto ucraino, le prospettive del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Saranno alcune delle tematiche al centro della 4ª edizione del GIC, le Giornate Italiane del Calcestruzzo, la più grande manifestazione europea dedicata al comparto.

La manifestazione, con i suoi oltre 220 espositori confermati, rappresenterà uno spazio di confronto privilegiato per tutti i player della filiera, grazie anche ai numerosi seminari tecnici e alle conferenze, organizzate con il supporto delle principali associazioni di settore e
delle più importanti aziende nazionali ed internazionali.

A testimonianza della funzione centrale rivestita dal GIC – prima fiera in presenza per il settore del calcestruzzo in programma nel 2022 nel nostro Paese – i 65 i patrocini raccolti, sia da parte di istituzioni – tra i quali spiccano quelli dei Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, della Conferenza delle Regioni e delle Provincie Autonome, di Regione Emilia Romagna e del Comune di Piacenza e Anas – sia da parte delle principali associazioni di categoria, come Associazione Nazionale Industrie Manufatti Cementizi (Assobeton), Federazione della Filiera del Cemento, del Calcestruzzo, dei Materiali di Base, Dei Manufatti, Componenti E Strutture per le Costruzioni (Federbeton), Associazione Tecnico Economica del Calcestruzzo Preconfezionato (Atecap), Associazione italiana delle macchine per costruzioni (Unacea).

Durante le giornate del GIC particolare attenzione sarà rivolta alla tematica della sicurezza sul posto di lavoro. Un'esigenza stringente dettata dalle cifre ufficiali delle morti bianche che, secondo i dati Inail, nel solo 2021 hanno toccato quota 1.221 decessi (oltre 3 al giorno), cui vanno aggiunte anche 555.236 denunce di infortunio (+0,2% rispetto al 2020).
Altrettanto centrali saranno le prospettive di sviluppo dettate dai fondi del PNRR e le difficoltà dovute al conflitto ucraino.

«Il finanziamento del PNRR per oltre la metà è in grado di attivare investimenti in costruzioni, ritenuti dal Governo il vero motore di crescita», sottolinea Andrea Bolondi, vicepresidente Federbeton e presidente Atecap, «ma gli scenari bellici dell'Est Europa stanno compromettendo la ripresa economica che ben prima dell'invasione russa in Ucraina registrava segnali di frenata. L'Italia non ha una strategia di politica energetica, la nostra è un'economia dai piedi d'argilla e l'impennata dei costi energetici sta mettendo in crisi il sistema. I costruttori denunciano una situazione fuori controllo per le opere in corso sul fronte dell'aumento dei prezzi delle materie prime. A noi preoccupa di più che i tanti cantieri hanno alle spalle imprese poco strutturate che avranno difficoltà a reggere l'urto delle dinamiche in atto. Il settore delle costruzioni, che dovrebbe cogliere le opportunità del PNRR, è profondamento cambiato negli anni ed è caratterizzato da un'elevata presenza di piccole e medie imprese con una bassa capitalizzazione e una lunga catena di approvvigionamento».

Per Alberto Truzzi, presidente di Assobeton, il PNRR avrà anche un ruolo fondamentale per favorire la transizione ecologica italiana: «Attraverso il PNRR la transizione ecologica avviata dal Governo ha stanziato risorse importanti, che ci riguardano anche se indirettamente. Il comparto industriale che oggi rappresento è pronto ad intervenire per rispondere alle esigenze di ammodernamento del Paese, contribuendo attivamente a dare un forte impulso all'economia Italiana, attraverso la realizzazione, con i propri sistemi costruttivi all'avanguardia, di strutture più moderne per aumentare l'efficienza del costruito. Per cogliere tutte le opportunità che si profilano» continua Truzzi «anche in ottica di sostenibilità, consideriamo sempre più necessario innescare un circolo virtuoso di collaborazione dentro e fuori la nostra filiera. Occorre intervenire unitariamente e prontamente sul patrimonio urbano, edilizio e infrastrutturale, rispondendo alle esigenze dei cittadini e delle istituzioni in funzione dei nuovi trend».

Ma il GIC sarà anche un palcoscenico privilegiato per presentare proposte e idee innovative per far fronte alla complessa congiuntura economica, come spiega Mirco Risi, presidente di Unacea: «Lo scenario postpandemico si sta caratterizzando da una parte per una nuova sensibilità ambientale e dall'altra da un brusco aumento dei prezzi dell'energia, che rischiano di strozzare la ripresa. Le tecnologie attualmente disponibili ancora non permettono di utilizzare le fonti naturali come perfette sostitute delle fonti fossili. Le autorità pubbliche, di conseguenza, nel fissare i nuovi obiettivi di sostenibilità dovranno salvaguardare la continuità nella fornitura di energia. Da questo punto di vista i contributi più sostanziosi che potranno arrivare dal settore delle macchine per costruzioni non saranno quelli che sposano esclusivamente una singola fonte energetica, quanto quelli che concepiscono la macchina e il suo processo di lavoro come un tutto capace di offrire nuovi guadagni di sostenibilità in ogni sua fase di vita. Sono questi i motivi che hanno spinto Unacea a proporre un meccanismo di ricambio ciclico del parco che aumenti i mezzi di ultima generazione dotati di motori di fase V e tecnologie 4.0; una valorizzazione delle attrezzature per la demolizione selettiva e il riciclo; una promozione della cultura della mescolazione nella produzione di calcestruzzo per offrire materiale di qualità con minori emissioni gassose».

«Nonostante la difficile congiuntura» aggiunge Fabio Potestà, Direttore della Mediapoint & Exhibitions, organizzatrice del GIC «questa 4ª edizione del GIC ha superato la soglia dei 220 espositori confermati, un dato che ci conforta in quanto riflette il grande sostegno al nostro evento da parte dei principali operatori italiani ed esteri del comparto che, ovviamente, desidero ringraziare unitamente a tutte le Associazioni di categoria e le Istituzioni che hanno accompagnato la mostra piacentina fin dalla 1ª edizione del 2016».
La tre giorni piacentina, in programma negli spazi del Piacenza Expo dal 28 al 30 aprile, è l'unica mostra-convegno italiana rivolta specificamente alle macchine, alle attrezzature e alle tecnologie per la filiera del calcestruzzo, alla prefabbricazione, ma anche alla demolizione delle strutture in cemento armato, al riciclaggio e trasporto degli inerti, alle pavimentazioni continue e ai massetti.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©