Appalti

Grandi opere, Giovannini: «A brevissimo i decreti di nomina dei commissari»

No alla sospensione del codice: senza regole appalti più lenti. Con lo sblocca-concorsi 650 tecnici al ministero

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di Mauro Salerno

Dovrebbe essere finalmente vicina alla conclusione la lunga vicenda di nomina dei commissari per lo sblocco delle grandi opere, attesa da mesi e passata attraverso l'approvazione di ben due decreti (Sblocca-cantieri prima e Semplificazioni poi). La notizia arriva dal ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini. «I decreti di nomina ufficiale dei commissari saranno pubblicati a brevissimo», ha annunciato il ministro partecipando stamattina a un evento online organizzato da Pwc Italia. Lo sblocco dei decreti serve a far partire in concreto le attività di sblocco o di avvio «delle«58, anzi, 57 opere accettate dal Parlamento», ha precisato. Anche se, come ha ricordato lo stesso ministro «in molti casi trattandosi di commissari tecnici, le attività sono già cominciate».

Quanto al Codice degli appalti, Giovannini ribadisce la sua contrarietà alla sospensione proposta dall'Antitrust. Il ministro ha ricordato che «anche il presidente dell'Associazione costruttori (Ance) si è detto contrario alla sospensione» e che «tutti gli esperti concordano sul fatto che se si toglie ogni regola gli enti non sanno come comportarsi e dunque le opere non si accelerano, ma si rallentano».

Giovannini ha annunciato che la commissione interministeriale incaricata di studiare l'aggiornamento delle norme «ha concluso i suoi lavori e i risultati sono allo studio degli uffici competenti». Così, insieme alla partenza del piano nazionale di ripresa e resilienza «ci sarà un intervento di semplificazione, velocizzazione, che preferisco chiamare di reingegnerizzazione», dice il ministro, spiegando che «in alcuni casi si tratta di spostare le fasi, perché alcune devono avvenire in parallelo, invece che in sequenza». Per Giovannini infatti «la fase dell'appalto è solo una delle fasi del processo: ci sono anche quelle di autorizzazione e progettazione e ognuna ha bisogno di essere velocizzata». «È una sfida al limite su cui il governo è totalmente impegnato affinché le opere del Pnrr vengano completate nel 2026».

Un passaggio è stato poi dedicato all'obiettivo di rafforzare le figure tecniche nelle amministrazioni, a partire dalle strutture di Porta Pia. «Con il decreto approvato dal Governo due settimane fa si sbloccano i concorsi nella Pa, da noi al nostro ministero si sbloccano 650 posti che erano fermi, figure tecniche ed economisti. È una immissione generazionale».

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