Progettazione

Grandi opere, pronte le nuove linee guida delle Infrastrutture per selezionare i progetti

Dagli investimenti ferroviari al dibattito pubblico: un pacchetto di manuali per pianificare gli interventi. Nominata anche la commissione per il nuovo Piano dei trasporti

di Mauro Salerno

Un corposo pacchetto di linee guida per programmare e valutare i nuovi progetti di realizzazione delle opere pubbliche. È quello che ha presentato oggi il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili (Mims), durante un seminario on line. L'obiettivo è quello di guidare i processi di programmazione degli interventi verso la realizzazione di «infrastrutture resilienti e sostenibili».

Durante il seminario online organizzato dal Mims sono stati illustrati i documenti che descrivono l'approccio «fortemente innovativo», dice il ministero, che verrà utilizzato da Porta Pia per la valutazione dei progetti riguardanti le nuove opere pubbliche da realizzare in coerenza con i principi europei e internazionali del Next Generation EU e dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e, soprattutto, con le nuove linee guida del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess) riguardanti la valutazione degli investimenti pubblici secondo indicatori di sostenibilità economica, sociale e ambientale.

«Il seminario di oggi ha consentito di illustrare in modo integrato l'indirizzo assunto dal Ministero nel corso dell'ultimo anno per realizzare un cambiamento significativo e strutturale delle modalità di programmazione e valutazione dei progetti infrastrutturali e delle reti di mobilità nella direzione dello sviluppo sostenibile, come impone anche il cambio di nome del ministero».

Un lavoro ancora in progress. «Con questa iniziativa viene avviato un confronto con la comunità scientifica, le organizzazioni della società civile e gli addetti ai lavori sul percorso intrapreso, anche al fine di ricevere proposte per migliorare gli strumenti di cui il Ministero si sta dotando. Il perseguimento della transizione digitale e di quella ecologica – aggiunge il Ministro – deve essere riflesso nel modo in cui si selezionano le infrastrutture da realizzare e nel modo di realizzarle, così da renderle resilienti al cambiamento climatico, contribuire a raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione, migliorare la qualità dei servizi per i cittadini e le imprese, ridurre le disuguaglianze territoriali, nel rispetto del principio del not significant harm posto alla base di tutto il quadro finanziario europeo 2021-2027».

Durante il seminario sono state discusse le linee guida per l'elaborazione dei documenti di valutazione ex-ante delle opere pubbliche, incluse quelle – adottate ad agosto scorso - relative al nuovo Progetto di fattibilità tecnico-economica (Pfte) per gli interventi inseriti nel Pnrr, e le linee guida operative per la valutazione dei progetti in ambito ferroviario approvate a dicembre 2021.

Entrambi i documenti chiariscono i criteri da adottare per la valutazione economico-finanziaria dei progetti, confermando l'importanza dell'analisi costi-benefici ed espandendo tale analisi anche agli elementi di valutazione dell'impatto ambientale e, in particolare, in termini di emissioni di gas climalteranti. Per la prima volta, nelle linee guida sono stati inclusi elementi di analisi degli impatti ambientali (in particolare il rispetto del principio del «do not significant harm»), quelli di natura sociale e quelli relativi alla dimensione istituzionale e di governance, come ad esempio la qualificazione delle stazioni appaltanti, per migliorare la quale il Mims si è impegnato con il programma di formazione "Pnrr Academy".A

l centro della discussione anche la proposta di revisione del processo di pianificazione delle opere pubbliche, con l'introduzione di strumenti più adeguati alla definizione delle priorità e il monitoraggio sullo stato di avanzamento dei lavori. In particolare, la proposta propone di rafforzare la coerenza con le politiche nazionali ed europee dei singoli interventi programmati sulla base delle esigenze nazionali e territoriali segnalate dagli stakeholder. In tale prospettiva vengono identificati gli investimenti che il Mims dovrebbe effettuare per dotarsi di adeguate competenze professionali, anche alla luce della creazione del Centro per l'innovazione e la sostenibilità in materia di infrastrutture e mobilità (Cismi), istituito nel 2021.

Infine, nel corso del seminario è stata ribadita la centralità dell'istituto del dibattito pubblico nel processo di scelta e selezione delle opere da realizzare, grazie al coinvolgimento dei portatori di interesse, all'interno di un dialogo strutturato e garantito da principi e linee guida definite in maniera concertata. In particolare, sono state presentate le linee guida adottate nei mesi scorsi dalla Commissione apposita operante presso il Ministero e l'esperienza finora maturata nell'ambito dei processi di dibattito pubblico avviati con riferimento alle opere del Pnrr.

Nominata anche la commissione per il Piano generale dei trasporti
Ai blocchi di partenza anche il nuovo Piano generale dei trasporti e della logistica. Il ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile ha istituito un'apposita Commissione, coordinata dal Salvatore Rossi. «La Commissione - spiega il Mims in una nota - è incaricata di redigere il documento programmatico per l'individuazione delle infrastrutture e dei sistemi di mobilità prioritari per lo sviluppo sostenibile del Paese. Il documento programmatico, che verrà consegnato al Ministro entro sei mesi dalla data di insediamento, fornirà anche l'indirizzo strategico per la definizione dei piani settoriali (ferrovie, portualità, logistica integrata, ciclabilità, ecc.)». I membri della commissione svolgono le proprie attività a titolo gratuito e si avvale di un comitato scientifico di cui fanno parte i capi-dipartimento del Mims, il capo della struttura tecnica di missione del ministero ed esperti del settore.

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