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Green pass da tampone, si resta al lavoro anche dopo la scadenza

Questa l'interpretazione del governo contenuta nelle ultime faq per chiarire l'applicazione del Dl 52/2021

di Massimo Frontera

Se il tampone negativo che ha determinato il green pass scade dopo che il lavoratore ha fatto ingresso nell'area di lavoro il lavoratore può restare al suo posto fino al termine dell'orario di lavoro in quella giornata. Questa l'interpretazione del governo fornita insieme ad altre indicazioni utili per applicare le norme sul green pass in vigore dallo scorso 15 ottobre nelle ultime faq pubblicate. «Il green pass rilasciato in seguito all'effettuazione di un tampone - si legge nella faq n.12 del governo - deve essere valido per tutta la durata dell'orario lavorativo?». Ed ecco la risposta: «No. Il green pass deve essere valido nel momento in cui il lavoratore effettua il primo accesso quotidiano alla sede di servizio e può scadere durante l'orario di lavoro, senza la necessità di allontanamento del suo possessore».


La risposta è cristallina e può far discutere, perché di fatto consente la permanenza nel luogo di lavoro a una persona con green pass scaduto e alla quale nello stesso giorno, a un orario diverso, si sarebbe impedito l'accesso. È vero infatti che l'accesso al lavoro è di norma consentito solo a persone con certificato, e dunque "sane", nei cui confronti la persona con tampone scaduto non dovrebbe né subire né portare un contagio; ma è anche vero che l'accesso è consentito anche a persone esenti dall'obbligo vaccinale. C'è poi da considerare il limite fissato dalla norma al datore di lavoro nella verifica del possesso del green pass: si può e si deve poter accedere alla sola certificazione ma - come ricorda Confindustria nell'ultima versione della sua nota di lettura sul provvedimento - «non è consentito accedere alle informazioni in merito ai presupposti - vaccino, guarigione dal Covid-19 o tampone – che hanno determinato il rilascio della certificazione, né alla relativa scadenza». Il tampone con esito negativo che dà luogo al rilascio del green pass, è di due tipi: il test antigenico rapido (Dl 52/2021, art. 9, co. 1, lett. d) e il test molecolare (Dl 52/2021, art. 9, co. 1, lett. c). Il costo è a carico del lavoratore.

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