Hera vince la gestione dei rifiuti urbani del bacino di Bologna

Nuovo colpo messo a segno da Hera in una gara pubblica. Il consorzio guidato dalla multiutility emiliana ha vinto la gara per la gestione dei rifiuti urbani ed assimilati nel bacino territoriale di Bologna. L’aggiudicazione riguarda 50 comuni del bolognese, fra cui il capoluogo, per un bacino di circa 1 milione di abitanti. Un contratto che sarà firmato nelle prossime settimane e ha un valore complessivo di oltre 1,7 miliardi per 15 anni. Il consorzio guidato da Hera - riferisce una nota - metterà in campo rilevanti investimenti per estendere all’intero territorio modelli di raccolta che consentano la misurazione puntuale dei rifiuti, con la finalità di minimizzare l’indifferenziato conferito e aumentare i quantitativi avviati a riciclo.

In campo ambientale, due anni fa Hera aveva vinto la gara per il bacino Ravenna-Cesena (già operativa) e due settimane fa quella per la gestione dei rifiuti urbani nel bacino territoriale “Pianura e Montagna Modenese”: un contratto da oltre 880 milioni su 15 anni. A inizio novembre, invece, era stata la volta del servizio idrico per la provincia di Rimini, un accordo di 18 anni (investimenti di 250 milioni), per un controvalore superiore agli 1,7 miliardi.

Nel frattempo, sempre in campo ambientale, l’agenzia Radiocor rivela un riassetto nella joint venture cinese di Hera attiva negli impianti di produzione di energia da rifiuti. La boutique d’affari Sri Group, guidata da Giulio Gallazzi, ha definito l’uscita dall’investimento avviato otto anni fa cedendo la sua quota, pari al 10%, al partner locale di Hera, cioè la cinese Hi Firm, gruppo operante nelle tecnologie ambientali. L’operazione riguarda la jv Hept, di cui Hera ha il 30%, e che vede ora Hi Firm salire dal 60% al 70%. Il progetto del contractor EPC ha l’obiettivo di aprire in Cina oltre 20 termovalorizzatori: 4 sono gli impianti già in costruzione di cui 2, uno nella provincia di Jiangsu e l’altro in quella di Zhejiang, in fase di consegna.