Urbanistica

Il Superbonus torna ad accelerare: a febbraio 2,8 miliardi di interventi ammessi a detrazione

Gli ultimi numeri comunicati dall'Enea. Il dato di febbraio è il più alto della storia del Superbonus (dopo quello del dicembre 2021)

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di Giorgio Santilli

I lavori finanziati con il Superbonus tornano ad accelerare a febbraio con 2,8 miliardi di euro di nuovi investimenti ammessi a detrazione, suddivisi per 14.990 nuove asseverazioni. I lavori ammessi alla detrazione e conclusi ammontano, invece, a poco più di due miliardi. Con questi numeri dello scorso mese le asseverazioni totali, dall'inizio del Superbonus, arrivano a 122.548, mentre i lavori ammessi a detrazione superano la soglia dei 20 miliardi di euro e si attestano a 21.144 milioni. I lavori completati totalizzano 14.772 milioni di euro. Sono i dati rilasciati ieri dall'Enea (curiosamente, a differenza del passato, comprendono anche il dato del 1° marzo e non si fermano alla fine del mese). Per tutti e tre i parametri citati, il dato di febbraio è comunque il più alto della storia del Superbonus se si fa eccezione per il dato davvero straordinario del dicembre 2021, quando i nuovi lavori arrivarono a 4,8 miliardi con 26.328 nuove asseverazioni e quasi 2,9 miliardi di lavori conclusi nel mese. Anche dai dati riportati nell'infografica è evidente, dunque, che il Superbonus sta viaggiando alla massima velocità e che non hanno costituito un freno le fortissime incertezze normative, create soprattutto sul fronte della cessione del credito di imposta con la stretta imposta dal governo dopo la scoperta di numerose frodi.

Per quel che riguarda la tipologia di edifici beneficiari degli interventi, continua la moderata rincorsa dei condomìni, che registrano nuovi lavori per 1,44 miliardi e totalizzano il 48,5% degli investimenti ammessi a detrazione, con 10,2 miliardi. Erano il 48,1% a gennaio, il 46,6% lo scorso agosto. Seguono gli edifici unifamiliari con il 33,5% e chiudono le unità immobiliari funzionalmente indipendenti con una quota del 18 per cento. Il rapporto fra tipologie di edifici si inverte se consideriamo il numero di edifici coinvolti: il 52,4% degli edifici coinvolti dai lavori sono edifici unifamiliari contro il 15,5% dei condomìni. L'investimento medio resta sostanzialmente fermo ai livelli di gennaio: 538.526 euro per i condomìni, 110.357 per gli edifici unifamiliari, 96.703 euro per le unità immobiliari funzionalmente indipendenti.Commento positivo dai Cinque stelle, che da sempre sono politicamente i paladini e i difensori del Superbonus. Il Movimento si prende il merito, in sostanza, del mantenimento di un alto livello di investimento.

«Grazie ai miglioramenti introdotti dal MoVimento 5 Stelle per superare i guasti creati da una certa schizofrenia normativa del Governo - dice il senatore Agostino Santillo, coordinatore del comitato pentastellato per le Infrastrutture e la mobilità sostenibile - il Superbonus 110% continua a progredire a ritmi ragguardevoli. Adesso però, in occasione dell'esame parlamentare del decreto legge Sostegni ter - continua Santillo - intendiamo introdurre ulteriori miglioramenti, con conseguenti proposte emendative». In particolare gli emendamenti M5s puntano a: incrementare la possibilità di cedere i crediti d'imposta, anche prevedendo un ulteriore passaggio tra banche e loro clienti; superare la previsione di uno stato avanzamento lavori al 30%, oggi fissato al 30 giugno 2022 per consentire alle case monofamiliari di fruire del Superbonus fino a fine anno; prevedere sanzioni più proporzionate alle effettive responsabilità degli asseveratori per evitare che errori lievi vengano puniti in modo da scoraggiare le stesse procedure di asseverazione; prevedere, come accade nei lavori pubblici, un'attestazione Soa per le imprese che eseguono lavori da Superbonus oltre i 516mila euro di valore.

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