I temi di NT+Rassegna di giurisprudenza

Immigrazione: le sentenze di ottobre del Consiglio di Stato

di Solveig Cogliani

Extracomunitario - Permesso di soggiorno -  Lavoro autonomo – Rinnovo -  Condanna ostativa
Non è irragionevole la valutazione di pericolosità sociale svolta dall’Amministrazione  del richiedente il rinnovo del permesso di soggiorno, in considerazione di una condanna concernente plurimi fatti, accaduti molto recentemente, che evidenziano una preordinata connessione fra più condotte e fra più soggetti al fine di attuare comportamenti delittuosi di particolare violenza denotando un comportamento incline alla violenza e al non rispetto della vita umana, indipendentemente dalla pena detentiva comminata e da un richiesto ma solo eventuale affidamento in prova ai servizi sociali.
Consiglio di Stato, Sez. III, 20 ottobre 2020, n. 6343

Extracomunitario – Permesso di soggiorno – Per attesa occupazione -  Rinnovo – Condanna ostativa – Stupefacenti
L’art. 4, comma 3, del Dlgs n. 286 del 1998 costituisce norma ostativa al rilascio/rinnovo del permesso di soggiorno in caso di condanna per stupefacenti, poiché in questa ipotesi la valutazione circa la pericolosità sociale dello straniero è già fatta a monte dal Legislatore: solo se vi sono vincoli familiari la Pa deve operare un bilanciamento tra gli opposti interessi alla tutela della pubblica sicurezza e alla vita familiare del cittadino straniero.
Consiglio di Stato, Sez. III, 7 ottobre 2020, n. 5948

Extracomunitario – Permesso di soggiorno – Per attesa occupazione -  Rinnovo – Condanna ostativa – Rapporti familiari – Bilanciamento - Tutela dei minori
La presenza di una famiglia sul territorio italiano non può costituire scudo o garanzia assoluta di immunità dal rischio di revoca o diniego di rinnovo del permesso di soggiorno. Piuttosto, in casi speciali e situazioni peculiari, che eventualmente espongano i figli minori del reo a imminente e serio pregiudizio, l’ordinamento – ferma la valutazione amministrativa in punto di pericolosità e diniego di uno stabile titolo di soggiorno – offre, in via eccezionale, e a precipua tutela dei minori, uno specifico strumento di tutela, affidato al giudice specializzato dei minori: in forza del disposto di cui all’art. 31, comma 3, del Dlgs n. 286 del 1998, infatti, «il Tribunale per i minorenni, per gravi motivi connessi con lo sviluppo psicofisico e tenuto conto dell’età e delle condizioni di salute del minore che si trova nel territorio italiano, può autorizzare l’ingresso o la permanenza del familiare, per un periodo di tempo determinato, anche in deroga alle altre disposizioni della presente legge» (in terminis, Consiglio di Stato, Sez. III, n. 155/2020, cit.).
Consiglio di Stato, Sez. III, 7 ottobre 2020, n. 5948

Extracomunitario – Permesso di soggiorno – Lavoro subordinato -  Rinnovo – Reddito sufficiente – Condizione
È ius receptum in giurisprudenza il principio secondo cui è necessario che il cittadino extracomunitario comprovi, ai fini del rinnovo del permesso di soggiorno per motivi di lavoro subordinato, la disponibilità di mezzi di sussistenza sufficienti ai sensi dell’art. 4 comma 3 del Tu sull'immigrazione, valutata, a norma degli artt. 26, comma 3 e 29 comma 3 lettera b), Dlgs 286 del 1998, e dell’art. 39 comma 3, del Dpr 394/1999; affinché lo stesso possa vivere in maniera dignitosa, senza dedicarsi ad attività illecite o criminose, nonché per evitare lo stabile inserimento nella collettività di soggetti che non offrano un'adeguata contropartita in termini di partecipazione fiscale alla spesa pubblica e soprattutto che finiscano per gravare sul pubblico erario come beneficiari di assegno sociale, in quanto indigenti.
Consiglio di Stato, Sez. III, 6 ottobre 2020, n. 5891

Extracomunitario - Permesso di soggiorno -  Lavoro autonomo – Rinnovo – Procedimento – Contraddittorio – Riesame – Dovere
Lo svolgimento di un contraddittorio procedimentale tra le parti (avviato prima dell’adozione del diniego e protrattosi ad una fase successiva a tale adozione, ma anteriore alla notifica del provvedimento al cittadino extracomunitario), nel corso del quale è stata prodotta documentazione comprovante l’instaurazione da parte dello straniero di rapporti di lavoro, deve indurre la P.A. a riesaminare da subito la posizione dello straniero richiedente a prescindere dalla proposizione e dall’esito di un contenzioso giurisdizionale.
Consiglio di Stato, Sez. III, 2 ottobre 2020, n. 5765

Extracomunitario - Permesso di soggiorno -  Lavoro autonomo – Rinnovo -  Condanna ostativa – Riabilitazione – Riesame – Necessità
Nel caso di intervenuta riabilitazione conseguita dal richiedente il titolo per una condanna precedentemente considerata ostativa, l'Autorità amministrativa deve procedere ad una nuova e specifica valutazione che accerti l'eventuale permanenza, o meno, della pericolosità sociale dell'interessato (in terminis, Consiglio di Stato, Sez. III, 8 gennaio 2016 n. 239), nel quadro complessivo di tutte le risultanze istruttorie relative alla sua personalità. La riabilitazione costituisce, infatti, un indizio del possibile venir meno della presunzione di pericolosità sociale che la legge ha attribuito a fattispecie incriminatrici con effetti escludenti.
Consiglio di Stato, Sez. III, 1 ottobre 2020, n. 5754