I temi di NT+Rassegna di giurisprudenza

Immigrazione: le ultime sentenze del Consiglio di Stato

di Solveig Cogliani

Extracomunitari – Edilizia agevolata – Benefici – Presupposti
Ai fini della concessione contributo per il beneficio dell’edilizia agevolata a favore di cittadini extracomunitari – nell’ambito dell’adempimento all’obbligo imposto alle Regioni di prevedere gli interventi necessari all’attuazione dell’art. 40, co. 6, del d.lgs. n. 286 del 1998 – non si può prescindere dalla sussistenza dei requisiti di cui al predetto art. 40, ovvero la regolarità del titolo di soggiorno e dell’attività di lavoro subordinato o di lavoro autonomo.
Consiglio di Stato, Sez. II, 22 marzo 2021 n. 2461

Extracomunitario - Permesso di soggiorno – Requisiti – Ratio
Ai sensi dell'articolo 5, comma 5 del d.lgs. 25 luglio 1998, n. 286, tra i requisiti richiesti per l'ingresso in Italia è inclusa, ai sensi dell'art. 4, comma 3, del medesimo testo normativo, la disponibilità da parte dello straniero di mezzi di sussistenza adeguati per la durata del soggiorno, la cui sufficienza viene positivamente valutata, a norma degli artt. 26, comma 3 e 29 comma 3 lettera b) del d.lgs. 286/1998, e 39 comma 3, del d.P.R. 394/1999; tali disposizioni sono volte ad assicurare che lo straniero, autorizzato a soggiornare in Italia, abbia, al momento in cui l'Autorità amministrativa è chiamata a pronunciarsi sull’istanza dal medesimo presentata, i mezzi indispensabili per poter vivere in maniera dignitosa, senza dedicarsi ad attività illecite o criminose, nonché ad evitare lo stabile inserimento nella collettività di soggetti che non offrano un'adeguata contropartita in termini di partecipazione fiscale alla spesa pubblica e soprattutto che finiscano per gravare sul pubblico erario come beneficiari di assegno sociale, in quanto indigenti.
Consiglio di Stato, Sez. III, 15 marzo 2021 n. 2237

Extracomunitario - Permesso di soggiorno – Elementi sopravvenuti – Rilevanza – Limiti
L'art. 5, comma 5, d.lgs. n. 286 del 1998, nell'imporre alla pubblica amministrazione di prendere in considerazione i "nuovi sopraggiunti elementi" favorevoli allo straniero, ai fini dell’ottenimento del titolo di soggiorno, si riferisce a quelli esistenti e formalmente rappresentati o comunque conosciuti dalla stessa amministrazione al momento dell'adozione del provvedimento, anche se successivamente alla presentazione della domanda, mentre nessuna rilevanza, salvo quella di giustificare un eventuale riesame della posizione dello straniero, può essere attribuita ai fatti sopravvenuti (cfr., ex plurimis, Cons. Stato, Sez. III, 18 maggio 2020, n. 3141; 9 gennaio 2020, n. 155; 12 novembre 2019, n. 7735; 28 novembre 2018, n. 6755; 2 marzo 2018, n. 1314; 22 febbraio 2017, n. 843; 3 maggio 2016, n. 1714 e 26 maggio 2015, n. 2645).
Consiglio di Stato, Sez. III, 15 marzo 2021 n. 2237

Extracomunitario – Permesso per minore età – Conversione – Comitato per i minori stranieri – Mancanza – Istruttoria – Necessità
Una volta accertati i presupposti legittimanti l’esercizio del potere di conversione del permesso di soggiorno per minore età in permesso di soggiorno per motivi di accesso al lavoro o di lavoro subordinato, richiamati dall’art, 32, comma 1 bis, d.lgs. n. 286 del 1998, s’impone l’acquisizione del parere del Comitato per i minori stranieri (le cui attribuzioni sono state trasferite, ai sensi dell’art. 12, comma 20, d.l. 6 luglio 2012, n. 95, alla Direzione generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali), il cui mancato rilascio, per espressa previsione normativa contenuta nel citato comma 1 bis, non può legittimare il rifiuto del rinnovo del permesso di soggiorno, ma deve comportare un approfondimento istruttorio.
Consiglio di Stato, Sez. VI, 10 marzo 2021 n. 2040

Extracomunitario – Permesso per minore età – Conversione – Comitato per i minori stranieri – Parere – Natura – Effetti
Il parere del Comitato per i minori stranieri,  ai fini della conversione del permesso di soggiorno, si configura come un atto endo-procedimentale, obbligatorio ancorché non vincolante, funzionale all’adozione, da parte della Questura territorialmente competente, del provvedimento relativo al rilascio del permesso di soggiorno al compimento del diciottesimo anno d’età, e, in caso di parere favorevole alle aspettative dell’istante; sicché un’eventuale valutazione divergente deve essere sorretta da una motivazione particolarmente approfondita e basata su circostanze concrete idonee a superare le valutazioni espresse nel parere (v. in tal senso,  Cons. Stato, Sez. III, 24 novembre 2020, n. 7342; id., 14 maggio 2020, n. 3082; id., 21 aprile 2020, n. 2546).
Consiglio di Stato, Sez. VI, 10 marzo 2021 n. 2040