Immobiliare/1. Compravendite in aumento anche nel secondo trimestre 2017
Ancora un trimestre positivo per gli scambi immobiliari, cresciuti - tra aprile e giugno - del 3,2% per quanto riguarda le case e in media del 6,8% per il non residenziale. È quanto emerge dal rapporto trimestrale sulle compravendite a cura dell'Osservatorio immobiliare dell'Agenzia delle Entrate.
Il mercato residenziale
I numeri più alti arrivano dalle maggiori città - soprattutto del Sud e del Nordest - anche se sono numeri appena superiori a quelli degli altri centri urbani. Infatti, anche i centri minori fanno segnare un tasso di incremento tendenziale quasi uguale a quello delle città capoluogo: +8,7% contro +8,6 per cento. Il primato dell'incremento di scambi spetta a una città del Mezzogiorno - Napoli - con un tasso del 13,6% (unica crescita a due cifre), seguita da un'altra città del Sud - Palermo - con +8,3%. Si tratta di incrementi significativi rispetto al +4,4% di media delle otto principali città italiane. Roma è appena sopra la media (+4,5%) e Milano un po' al di sotto (+4,1%). Molto male Bologna, con un calo del 4,3% (unico tasso negativo). Pressoché stabili Genova (+1,3%) e Firenze (+0,9%).
Il report delle Entrate fa notare che la superficie delle abitazioni compravendute nelle grandi città ha sfiorato i 2,5 milioni di mq, in aumento tendenziale del 3,5 per cento. La superficie media delle abitazioni compravendute si conferma più bassa a Milano e Torino, inferiore ai 90 metri quadrati, mentre il valore massimo, tra le grandi città, spetta a Palermo, circa 108 metri quadrati. Sempre guardando alla dimensione delle abitazioni compravendute, si nota che la maggior parte degli scambi nelle grandi città - pari a circa i due terzi del totale - ha riguardato case tra 50 e 115 metri quadrati. A Milano le abitazioni fino a 50mq hanno rappresentato il 18% del totale scambiato nel trimestre 2017.
Il mercato non residenziale
Le compravendite di edifici non residenziali - principalmente uffici, negozi e capannoni - è ha visto un incremento complessivo del 6,8% - dunque decisamente molto positivo - con una netta distinzione tra uffici (+4,6%), negozi (+6,8%), e spazi per l'industria (+4,9%). Nelle otto principali città c'è stato un sensibile risveglio del mercato degli uffici, con un incremento del 18%, significativamente più elevato della media nazionale. Il dinamismo maggiore c'è stato a Torino e Napoli mentre le uniche città con tassi negativi sono Roma e Firenze. Anche per i negozi le principali città sono andate meglio della media Italia: +10,7% contro il dato medio del 6,8%. L'incremento più elevato degli scambi c'è stato a Palermo e - ancora una volta - Torino, mentre decrementi si sono segnalati in tre città: Bologna, Firenze e - ancora una volta Roma.
Il rapporto integrale dell'Agenzia delle Entrate sul mercato residenziale
Il rapporto integrale dell'Agenzia delle Entrate sul mercato non residenziale
Condono popolare sulle irregolarità formali
di Achille Colombo Clerici*