Imprese

Imprese contro l'accordo De Micheli-sindacati sui cantieri h24: «Per noi è nullo»

L'Ance scrive alla ministra: incomprensibilmente esclusi dall'ennesimo protocollo, settore ha altre priorità ancora senza risposta

di Mauro Salerno

È scontro tra costruttori e ministero delle Infrastrutture dopo l'accordo firmato dalla ministra paola De Micheli con i sindacati per garantire il lavoro 24 ore su 24 nei cantieri delle grandi opere. L'associazione delle imprese (Ance) guidata da Gabriele Buia non ha gradito che la firma sia avvenuta senza il coinvolgimento delle aziende. Per questo il presidente ha preso carta e penna per segnalare alla ministra il «malumore» scoppiato nel settore alla notizia.

Non si tratta di una semplice dichiarazione di disagio. I costruttori esprimono senza remore tutto il proprio stupore rispetto alla scelta di «escludere incomprensibilmente le imprese» da un accordo che «dispone turni di lavoro, impatta sul sistema bilaterale del quale facciamo parte insieme ai sindacati e organizza il lavoro dei nostri dipendenti senza che noi veniamo in alcun modo coinvolti». Ma la presa di posizione è ancora più netta e arriva fino a disconoscere gli effetti del protocollo. Per i costruttori quell'accordo non vale : «Per noi non può essere che nullo», scrive Buia.

Quello che i costruttori contestano al Mit è la «frettolosa accelerazione su un ulteriore protocollo in materia di lavoro, dopo che ne sono stati siglati già tre!» mentre il settore attende ancora risposte su temi considerati «cruciali» dalle imprese per la ripartenza dei cantieri come il subappalto, il nuovo regolamento appalti, la riforma e la semplificazione delle regole sulla rigenerazione urbana. Senza dimenticare «la poca chiarezza sulla programmazione infrastrutturale che entrerà nel Recovery Plan».

Questioni alle quali, per i costruttori, si aggiungono le mancate risposte sui problemi di natura finanziaria come i mancati pagamenti, oltre ai «maggiori oneri supportati per affrontare la pandemia e i numerosi accordi quadro ancora bloccati». Temi, conclude amaramente Buia, «che meritano soluzioni e decisioni rapide e che invece sono ancora in sospeso».

Sindacati: accordo legittimo
Sul punto è intervenuto in giornata anche il sindacato, per bocca del segretario di Fillea Cgil Alessandro Genovesi. «L'accordo è assolutamente legittimo - ha detto Genovesi -. L'articolo 9 della legge 120/2020 prevede l'obbligo di confronto con le organizzazioni sindacali in materia di commissari, in quanto naturali interlocutori delle stazioni ppaltanti/commissari quanto si parla di lavoro, sicurezza, occupazione, orari, formazione».

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