Imprese

Imprese in crisi a causa di sisma e pandemia, ok alle gare d'appalto ma senza deroghe indiscriminate

Anac: il via libera non può essere esteso alle aziende che presentano un patrimonio netto negativo per difficoltà strutturali

di Mauro Salerno

Le imprese in difficoltà a causa del sisma o della pandemia possono ottenere l'attestazione di qualificazione per partecipare alle gare pubbliche anche se non hanno il requisito del patrimonio netto di valore positivo, come previsto da un parere del Consiglio di Stato sollecitato dall'Autorità Anticorruzione. La deroga tuttavia non deve essere concessa in maniera indiscriminata a tutti gli operatori economici ma solo a quelli i cui dati di bilancio sono cambiati in seguito al terremoto del 2016 o all'emergenza Covid.

La precisazione arriva proprio dall'Anac, attraverso un comunicato del presidente Giuseppe Busia. Nel documento, l'Anac fornisce le indicazioni alle Soa che procedono al rilascio delle attestazioni alle imprese in crisi chiarendo che, alla scadenza della deroga concessa, le stesse Soa debbano provvedere a monitorare che l'impresa riacquisisca il requisito del patrimonio netto positivo.

Data la sua rilevanza, la questione era stata sottoposta dall'Autorità al Consiglio di Stato che si è espresso con un parere favorevole il 27 aprile scorso. Dunque l'Anac ha ritenuto ammissibile il rilascio delle attestazioni di qualificazione alle imprese che, in conseguenza degli eventi sismici del 2016 e della recente emergenza epidemiologica da Covid–19, presentino un patrimonio netto di valore negativo. La finalità, si legge nel comunicato del presidente, è «di consentire alle imprese che si trovano in difficoltà non per motivi di tipo ‘strutturale' ma per ragioni eccezionali e imprevedibili, quali il sisma o la pandemia da Covid-19, di proseguire l'attività derogando agli obblighi ordinariamente previsti dal codice civile». In caso contrario, «si comprometterebbe irrimediabilmente sia le possibilità di ripresa delle società colpite dalla crisi sia le possibilità di ripresa dell'intera economia nazionale, che il legislatore, in ultimo col recente Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, ha ritenuto di poter riavviare anche attraverso il rilancio degli appalti pubblici».

Tuttavia, la deroga in questione «non deve essere concessa in modo indiscriminato a tutti gli operatori economici», cioè quelli che già prima del sisma 2016 o della pandemia da Covid-19 avevano perso, per svariate ragioni, tale requisito, ma solo alle imprese i cui dati di bilancio sono cambiati in seguito al terremoto o alla pandemia e solo per le perdite relative all'esercizio in corso alla data del 31 dicembre 2021. Dopo questa data «l'impresa dovrà necessariamente tornare in una condizione di equilibrio economico e, quindi, essere in possesso, per ottenere l'attestazione, del requisito del patrimonio netto positivo».

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