Fisco e contabilità

Imu all'11,4 per mille, non serve la conferma della delibera 2020

Il dipartimento delle Finanze: la maggiorazione è valida anche per il 2021

di Giuseppe Debenedetto

La maxialiquota Imu dell'11,4 per mille è applicabile nel 2021 anche senza espressa delibera di conferma della maggiorazione adottata nel 2020. Lo ha chiarito il dipartimento delle Finanze con la risoluzione 8/DF pubblicata il 21 settembre, rispondendo ad un quesito circa la possibilità di applicare per l'anno 2021 la maggiorazione dello 0,8 per mille, espressamente confermata dal Comune di anno in anno sino al 2020, ma in mancanza di delibera per l'anno 2021.

La questione riguarda la maggiorazione Tasi dello 0,8 per mille, prevista per gli anni dal 2015 al 2019, poi trasfusa nella nuova Imu con la legge 160/2019, che ha unificato Tasi e Imu. Il Dl 104/2020 ha peraltro corretto un'imperfezione, consentendone l'applicazione ad immobili (abitazioni di lusso, fabbricati merce, fabbricati di categoria D) che altrimenti sarebbero rimasti fuori, scongiurando così una perdita di gettito per i comuni.L'applicabilità della maggiorazione presuppone tuttavia l'adozione di una delibera espressa per "mantenere" lo 0,8 già applicato nel 2015 e per i casi contemplati, con la necessità di confermare anno per anno, fino al 2019, la misura adottata a partire dal 2015.

Con l'introduzione della nuova Imu è stata consentita anche per il 2020 la possibilità di confermare la maggiorazione «nella stessa misura applicata per l'anno 2015 e confermata fino all'anno 2019». Da qui il dubbio se anche per il 2021 deve ritenersi necessaria un'espressa delibera confermativa, come sembrava emergere dalla raccolta dei principali rilievi sui regolamenti Imu, formulati dal Dipartimento delle Finanze a luglio di quest'anno.Ora il Mef chiarisce che la maxialiquota è applicabile per il 2021, anche in assenza di apposita delibera, purché confermata fino all'anno 2020.

Si tratta di una conclusione senz'altro ragionevole, che trova peraltro un valido supporto normativo nella disciplina della nuova Imu. Infatti, l'espressa delibera del consiglio comunale prevista dal comma 755 della legge 160/2019 è riferita al solo anno 2020, primo anno di applicazione della nuova Imu. Una volta superato l'anno di transizione tra i due regimi, sono applicabili le regole ordinarie che prevedono la conferma tacita delle aliquote deliberate nell'anno precedente. Non solo. Il comma 755 precisa che per gli anni successivi al 2020 i comuni «possono solo ridurre la maggiorazione», senza imporre la conferma della stessa maggiorazione degli anni precedenti con una delibera espressa. Pertanto, in mancanza di questa, devono ritenersi confermate per il 2021 tutte le aliquote approvate per l'anno 2020, inclusa la maxialiquota dell'11,4 per mille.

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