Fisco e contabilità

Incentivi antievasione e trattamento economico accessorio del personale dipendente

di Sandra Torre - Rubrica a cura di Anutel

Il comma 1091 della Manovra 2019 (Legge 145/2018) consente ai Comuni di incentivare economicamente il personale dipendente che recupera risorse contrastando l'evasione dei tributi comunali. La norma prevede che agli uffici comunali preposti alla gestione delle entrate possano essere destinati fondi per il potenziamento delle risorse strumentali e per il trattamento accessorio del personale dipendente anche di qualifica dirigenziale a due condizioni di aver apprivato entro i termini di legge il bilancio di previsione e il rendiconto.

Reintroddotti gli incentivi
Reintrodotti gli incentivi aboliti precedentemente, anche se con limiti ben definiti. È prevista la possibilità di destinare sino al massimo del 5% del maggiore gettito Imu e Tari, accertato e riscosso, nell'esercizio fiscale precedente a quello di riferimento come risultante dal conto consuntivo approvato.
Il riferimento al rendiconto evidenzia la diretta correlazione tra incentivi che gli enti potranno erogare al proprio personale e le effettive maggiori entrate del Comune. Va chiarito se limitare l'incentivo agli atti di accertamento emessi e incassati nello stesso anno, seguendo un stringente principio di cassa oppure se ragionare in termini di riscossione realizzata nell'anno, anche se non derivante dai soli accertamenti dell'anno di riferimento.
Pur nella rigidità dell'istituto, gli enti dovranno dotarsi di specifico regolamento per definire la procedura, la cui competenza, in base all'articolo 48, comma 3 del Dl 267/2000, è della giunta comunale, a integrazione delle norme che disciplinano l'ordinamento degli uffici e dei servizi.
La possibilità di erogare incentivi viene concessa agli Enti in deroga ai limiti di legge relativi all'ammontare complessivo dei fondi destinabili al salario accessorio del personale dipendente, articolo 23, comma 2°, del Dlgs 75/2017. L'importo erogabile non potrà comunque superare il 15% del trattamento tabellare annuo lordo individuale di ciascun percettore.
Tra i beneficiari sono ricompresi i dirigenti e, in base all'articolo 18, lettera h) del Ccnl del Comparto funzioni locali 2016 – 2018 sottoscritto il 21 maggio 5.2018, rientrano anche a pieno titolo gli incaricati di posizione organizzativa.
In sede di contrattazione integrativa aziendale, ai sensi dell'articolo 7, lettera j), del Ccnl già citato, saranno individuati eventuali criteri di correlazione tra i compensi e la retribuzione di risultato dei titolari di posizione organizzativa, come avverrà per la dirigenza.
Pare importante ricordare che, la quota destinata al trattamento economico accessorio sarà attribuita al personale direttamente coinvolto nel raggiungimento degli obiettivi di maggiore entrata, anche con riferimento alle attività connesse alla partecipazione del Comune all'accertamento dei tributi erariali e dell'evasione contributiva (in base all'articolo 1 Dl 203/2005), mentre nulla sarà erogato nel caso in cui il servizio di accertamento sia affidato in concessione a terzi.
Sarebbe auspicabile che gli Enti aggiornino i propri documenti di programmazione affinché ogni anno, a preventivo, siano previsti obiettivi di contrasto all'evasione, con target oggettivi, prefissati, che siano facilmente misurabili e rendicontabili, in modo da giustificare a consuntivo, previa valutazione, l'erogazione dei compensi nel rispetto delle disposizioni sulla performance.

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