Fisco e contabilità

Indennità agli amministratori locali, enti tenuti a inviare il certificato di utilizzo dei contributi entro il 16 febbraio

Il Viminale ha fornito anche precisazioni e chiarimenti sulle modalità di riparto

di Daniela Casciola

Dal Viminale arrivano chiarimenti e una certificazione sull'utilizzo del contributo per l'anno 2022 del Fondo a concorso del maggior onere sostenuto dai Comuni delle Regioni a statuto ordinario per la corresponsione dell'incremento delle indennità di funzione dei sindaci e degli amministratori locali. Il ministero ha fornito innanzitutto alcune precisazioni in merito alle modalità di riparto e di utilizzo del fondo.

Per assicurare nell'anno 2023 una distribuzione delle risorse che tenga conto delle specificità di ciascun ente e che consenta a ciascun Comune di disporre del contributo nella misura quanto più possibile adeguata alle effettive necessità, è stato predisposto uno specifico certificato sull'utilizzo del contributo per l'anno 2022 da compilare a cura dei Comuni interessati entro il prossimo 16 febbraio, con le modalità indicate nella specifica lettera inviata ai Responsabili dei servizi finanziari di ciascun Comune. In caso di mancata trasmissione del certificato non sarà possibile procedere all'assegnazione delle risorse per l'anno 2023.

Il fondo è stato incrementato di 100 milioni di euro per l'anno 2022, di 150 milioni di euro per l'anno 2023 e di 220 milioni di euro a decorrere dall'anno 2024. Le risorse relative all'anno 2022 sono state ripartite tra i comuni interessati, sulla base della metodologia ivi indicata, con decreto interministeriale del 30 maggio 2022 (si veda Nt+ Enti locali & edilizia del 31 maggio 2022).

Tra i chiarimenti , innanzitutto, il ministero ha provveduto a correggere un errore interpretativo che ha interessato la ripartizione dei contributi per i Comuni di Ancona, Perugia, Catanzaro, L'Aquila, Potenza e Campobasso per i quali si procederà a riconoscere l'incremento differenziale dovuto per l'anno 2022 e ad aggiornare la quota prevista per l'anno 2023.

Il Viminale ha precisato, poi, che le risorse oggetto di riparto con decreto interministeriale del 30 maggio 2022 sono aggiuntive rispetto al contributo a regime, erogato a partire dall'anno 2020, in favore dei Comuni con popolazione inferiore a 3.000 abitanti.

Il contributo destinato a coprire il maggiore onere sostenuto dagli enti locali per l'incremento delle indennità di funzione da erogare agli amministratori non finanzia l'Irap a carico del Comune sulla relativa quota incrementale.

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