Regioni

Infrastrutture, dal Pnrr 9,2 miliardi per lo sviluppo dei porti

Tra gli interventi finanziati : opere di dragaggio , nuovi moli e sviluppo delle Zes

di Marco Morino

«Investimenti senza precedenti sulla portualità». Così il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, definisce le risorse, pari a 9,2 miliardi di euro, messe in campo da Pnrr e Pnc (Piano nazionale di ripresa e resilienza e Fondo complementare) per lo sviluppo dei porti italiani e per la trasformazione del sistema portuale in una piattaforma non solo logistica ma anche produttiva al servizio del Paese. Ieri, il Mims (ministero Infrastrutture) ha organizzato un evento online per presentare il rapporto che illustra gli interventi per i singoli porti della Penisola, anche nell'ottica della transizione ecologica (il 47% degli investimenti interessa i porti del Mezzogiorno). L'obiettivo, spiega il ministro, è garantire un flusso continuo di risorse nelle zone portuali e retroportuali, soprattutto nel Mezzogiorno, per renderle sempre di più aree di produzione e non solo di transito delle merci e dei passeggeri, «come dimostra l'esperienza dei grandi porti europei» rimarca Giovannini.

Gli ambiti di intervento individuati nel rapporto del Mims sono cinque: investimenti nello sviluppo dell'accessibilità marittima e della resilienza delle infrastrutture portuali ai cambiamenti climatici; investimenti nell'elettrificazione delle banchine (cold ironing); investimenti per aumentare la capacità portuale attraverso opere di dragaggio, nuovi moli e piattaforme; investimenti per lo sviluppo delle aree retroportuali (ultimo/penultimo miglio ferroviario e stradale) e per l'efficienza energetica. Il quinto ambito riguarda gli investimenti infrastrutturali per lo sviluppo delle Zone economiche speciali (Zes). Intanto, una nuova rotta ferroviaria per il trasporto di merci tra la Lituania e il Mediterraneo sarà lanciata nel mese di ottobre. Lo rende noto il ministero dei Trasporti lituano. All'inizio di settembre, le Ferrovie lituane e alcune aziende italiane attive nel campo della logistica, avevano sottoscritto, alla presenza dei ministri dei Trasporti di Italia e Lituania, un accordo per lo sviluppo del trasporto intermodale tra Kaunas e i porti di Trieste e Monfalcone. «Questa nuova rotta - spiega il governo lituano - permetterà di compensare le rotte perse» a causa dei cambiamenti geopolitici intervenuti negli ultimi mesi.

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