Progettazione

Ingegneria, nel 2019 produzione all'estero cresciuta del 3% a quota 1,7 miliardi

I dati del rapporto Oice/Cer. Nel 2020 per effetto della pandemia si scenderà a quota 1,5 miliardi

di Mau. S.

L'industria italiana della progettazione si rafforza oltreconfine nel 2019: le società di ingegneria, architettura e consulenza tecnico-economica hanno fatto registrare un fatturato estero di 1,7 miliardi nel 2019 (+3%) pari al 60% del fatturato complessivo.

È questo il dato fondamentale emerso durante la presentazione del Rapporto estero Oice/Cer 2020. Più in dettaglio l'anno scorso il valore della produzione all'estero è stato di 1.709 milioni di euro rispetto ai 1.665 registrati nel 2018. Molto più prudente la valutazione per l'anno in corso, pesantemente influenzato dalla crisi generata dalla pandemia. Secondo le stime la produzione estera si fermerà a quota 1.516 milioni. Ma non si tratterà di calo duraturo. Anzi. Secondo gli autori del rapporto, le società del settore si riprenderanno in fretta una volta superate le conseguenze dell'emergenza sanitaria.

È stato in particolare il settore energetico a fare la parte del leone (71%), seguito da quello delle costruzioni/urban planning e dai trasporti. Dal punto di vista geografico nel 2019 l'Asia, incluso Medio Oriente, è stata l'area prioritaria in termini di valore della produzione (50,9%), seguita da Africa (23,1%), Ue (12,8%) e Paesi europei non Ue (11%). Da segnalare il balzo della produzione rispetto al 2018 dell'Asia centrale (da 5,5% a 18,2%) e dell'Africa (da 13,6% a 23,1%).

Il 75% delle imprese Oice che operano all'estero ha più di 500 dipendenti, con strutture forti. Il rapporto evidenzia inoltre come il fatturato estero delle imprese abbia superato il 60%, e questo vale per le grandi imprese (con più di 500 dipendenti) che raggiungono quasi il 70%, ma vale anche, con una percentuale simile, per una fascia di imprese medio-piccole (tra 11 e 25 dipendenti), che mostrano quindi grande capacità di internazionalizzazione.

Nel primo semestre del 2020 il calo della produzione all'estero è del 14,5 per cento. Un quadro, fa sapere l'Oice, comunque non così negativo come si sarebbe potuto paventare, considerati pandemia e lockdown.

«I successi ottenuti dalle nostre società all'estero sono motivo di orgoglio per l'Italia», ha commentato il presidente dell'Oice Gabriele Scicolone sottolineando «l'indispensabile collaborazione con il ministero degli Esteri e l'Agenzia Ice e l'efficace azione di filiera per mettere a sistema il lavoro delle società di ingegneria e consulenza come primo anello di una importante catena del valore che permette di veicolare la grande manifattura del made-in-Italy».

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