Ingegneria, il big francese Systra acquisisce l'engineering trentina Sws

Da tempo si aspettava qualche novità che rendesse meno frammentato il quadro dell'offerta delle società di ingegneria (ma anche di architettura, seppur con minori attese). Giunge ora una notizia importante: SWS, società trentina (con una cifra d'affari 2020 di 20,9 milioni, per il 62,7%) specializzata in progettazione di gallerie e opere sotterranee, annuncia che, a far data dal 5 ottobre, entra a far parte del grande gruppo francese Systra (668,1 milioni di fatturato 2020, con una quota internazionale del 70%), attivo in 80 Paesi e già presente in Italia dal 2000 tramite la società controllata Systra-Sotecni, specializzata in pianificazione, progettazione e pcm di infrastrutture di trasporto e che nel 2020 fattura 6,1 milioni (15,6% all'estero).

Questa operazione si concretizza dopo che in passato la stessa SWS ha trattato la vendita a un altro gruppo transalpino - Artelia (che nel 2020 fattura 637 milioni, per il 42% all'estero) - che, attivo in 40 Paesi e presente in Italia da vent'anni con una filiale (29 milioni di giro d'affari 2020), non intende restare «con le mani in mano» e tramite quest'ultima ribadisce la volontà di ulteriore crescita esterna proprio nelle infrastrutture, dopo la felice esperienza, nell'edilizia, dell'acquisto nel 2015 di Intertecno.

Il rafforzamento della presenza di primari gruppi stranieri in un mercato delle infrastrutture come l'italiano di grande appeal in conseguenza dell'approvazione del Pnrr e dell'atteso boom di investimenti in opere pubbliche, è in linea con il già da tempo consolidato presidio di firme svizzere quali Lombardi e Pini Swiss (che in Italia fatturano rispettivamente 9,1 e 4 milioni tramite le proprie controllate), nonché del potente gruppo diversificato PowerChina (colosso da 53,4 miliardi, per il 20% all'estero) che nel 2017 acquistò l'80% di Geodata (25,8 milioni di fatturato, con quota export del 74,9%), specializzata dal 1984 nella progettazione di opere in sotterraneo.