Ingegneria, con il decreto Semplificazioni sparite dal mercato gare per 70 milioni

Crolla la domanda di progettazione attivata dalle amministrazioni pubbliche. Lo segnala l'Oice, l'associazione delle società di ingegneria e architettura con l'osservatorio di mercato aggiornato a settembre. Negli ultimi quattro mesi (giugno-settembre), i bandi sono scesi del 51,6% in numero e del 20,2% in valore. La causa, spiegano dall'associazione, è da ricercare nelle norme previste dall'ultimo decreto Semplificazioni (Dl 77/2021) che hanno innalzato la soglia per gli affidamenti diretti da 75mila a 139.000 euro. Diminuiscono di oltre un terzo (da 373 a 242) anche le gare europee (oltre 214.000 euro), «evidentemente frazionate per evitare la gara», segnala l'Oice.

In termini assoluti negli ultimi quattro mesi sono spartiti dal mercato quasi 70 milioni di progettazione «e quasi si annullano le procedure negoziate nazionali con invito a 5 offerenti: da 541 a 36, anche se in molti casi anche sotto i 139.000 si chiedono almeno 5 offerte». «I dati di settembre rafforzano le nostre preoccupazioni per gli effetti del decreto sulle semplificazioni - dice il presidente dell'Oice Gabriele Scicolone -. A questo punto diventano essenziali per il nostro settore due cose: in primo luogo prevedere la proroga a tutto il 2023 del Superbonus, che sta trainando positivamente il mercato privato con quasi 10 miliardi di investimenti stimati per il 2021; in secondo luogo si deve monitorare con attenzione l'attuazione del Pnrr perché la sensazione che abbiamo è che il personale che si sta assumendo sarà difficile che possa supportare validamente gli uffici tecnici chiamati al superlavoro previsto dal Piano».

Tornando al mercato, resta invece positivo il bilancio dei primi nove mesi dell'anno. Sono stati pubblicati per servizi di sola progettazione 2.719 bandi con un valore di 663,8 milioni: +20,8% in numero e +18,0% in valore sull'analogo periodo del 2020.